Da oltre tre mesi Scopello è senza telefono. “Telecom non in linea dal 6 dicembre. Scopello muta…”. È il testo affisso nel baglio di Scopello dall’associazione albergatori che ha avviato una protesta: anche questa ovviamente è muta, proprio per sottolineare i disagi causati dal blackout telefonico ormai risalente allo scorso anno. Tutta Scopello dalla zona di Grotticelli in poi, non ha linea telefonica. E se i telefoni rimangono muti non è possibile effettuare nessuna prenotazione o operazione bancaria, senza contare i problemi, che riguardano soprattutto gli anziani e chi non ha o non usa il telefono cellulare. Le zone sono rimaste isolate dopo ripetuti furti di cavi in rame. L’associazione di albergatori “Castellammare – Scopello” fa presente che “è una situazione davvero grave. Continui e ripetuti solleciti non sono serviti a nulla. Un danno economico enorme e soprattutto inaccettabile”. Il Borgo di Scopello è completamente isolato e, afferma il presidente dell’associazione albergatori, Cinzia Plaia, “quel che è più grave non sembra che nessuna istituzione, alla quale abbiamo chiesto di intervenire, sia sensibile al problema. Continuiamo a pagare le bollette avendo un danno economico e di immagine davvero enorme. Di Scopello parlano sempre tutti riferendosi alle sue bellezze paesaggistiche, salvo poi dimenticarsene quando si tratta di problemi che riguardano servizi essenziali come quello sospeso della linea telefonica. Per questo chiediamo un tavolo tecnico – dice Cinzia Plaia – con tutti gli enti interessati, nella speranza che finalmente qualcuno abbia la volontà di risolvere il problema”. Inoltre l’associazione chiede anche che a tutela dello splendido scenario naturale della zona di Scopello, vengano sostituiti i vecchi pali telefonici “che deturpano il paesaggio in una zona sottoposta a vincolo” e la Telecom interri i cavi così da superare il problema dell’interruzione del servizio per i furti di cavi in rame. Dal canto suo anche la Telecom si ritiene parte lesa per la perdita economica ed il danno di immagine causato dai continui furti di cavi in rame. A Scopello, inoltre, spiegano da Telecom Italia, “l'intervento da parte dei tecnici per ripristinare la corretta funzionalità dei servizi telefonici è reso impossibile dall’opposizione di un privato cittadino, proprietario dei terreni su cui passa il cavo, che non ne autorizza la posa. L’azienda, attraverso il proprio Ufficio Legale, sta procedendo secondo le norme di legge applicabili in tali circostanze e l'udienza è prevista per il prossimo 24 aprile”. Telecom afferma anche che sta sostituendo “i cavi in rame rubati con speciali cavi in alluminio, poco appetibili per il mercato clandestino dei ricettatori”.