Nel corso di un servizio mirato, disposto per sanare alcune situazioni di furti di energia elettrica segnalati nel piccolo centro “arbereshe” di Santa Cristina Gela, i carabinieri del N.O.R.M., unitamente ai militari delle stazione di Altofonte e coadiuvati dai militari della locale Arma, hanno arrestato C.S.S., cinquantottenne e S.G., quarantaquattrenne, poiché colti in flagranza di furto di energia elettrica. Mentre per il primo è stata accertata una manomissione del contatore che abbatteva i costi del 56% ed un allaccio all’illuminazione delle strade, per il secondo è stato accertato un allaccio diretto alla rete elettrica pubblica che alimentava l’appartamento in mancanza del contatore. I militari sono intervenuti dopo una segnalazione delle autorità locali, che lamentavano uno sbalzo nei consumi della rete elettrica pubblica del paese. Inoltre, nel corso degli accertamenti è stata denunciata in stato di libertà G.D., proprietaria di una macelleria che, in un momento precedente al controllo e per un periodo almeno ultra quinquennale, aveva apposto una calamita sul contatore in grado di registrare solo il 9% dei consumi effettivi. Per gli arrestati è stata disposta la citazione diretta a giudizio, dove il giudice ha convalidato gli arresti senza disporre alcuna misura cautelare.