Agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato Porta Nuova, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto D. B., 50 enne palermitano pregiudicato in quanto resosi responsabile del reato di furto aggravato di energia elettrica. Gira a bordo di due nuove autovetture e vive in una palazzina di due piani a Monreale apparentemente modesta, conducendo una vita normale ma l’uomo, disoccupato pregiudicato, ha rifinito lussuosamente la sua casa che ha accessoriato con elettrodomestici e confort di ogni tipo per una vita da “pascià”. Una tenore di vita che dà adito a qualche pensiero, ma nulla da dire se non fosse che l’uomo, da ben otto anni, dopo aver disattivato il suo contratto Enel ha rubato indisturbato energia elettrica per un ammontare stimato dalla società elettrica di circa 50 mila euro. Questo quanto accertato ieri dai poliziotti che nel pomeriggio, a seguito di una segnalazione anonima, si sono recati in Via Circonvallazione a Monreale e, dopo aver chiesto l’ausilio di una squadra Enel, hanno aperto il vano contatori, accertando l’irregolarità di uno di essi disattivato dal 2004 e appartenente appunto a D.B. Gli agenti hanno contattato l’uomo, il quale ha ammesso spontaneamente di non essere titolare di alcun contratto di energia elettrica e che se ne approvvigionava abusivamente con un allaccio da lui stesso realizzato. Alla luce dei fatti, i poliziotti accedevano all’interno del suo appartamento dove avevano modo di verificare che un cavo di fornitura Enel, proveniente da un palo posto sulla strada giungeva sino al muro di confine della sua abitazione. Nello specifico, gli agenti, insieme agli operatori dell’Enel, accertavano che l’uomo aveva danneggiato una canaletta e tranciato i cavi di alimentazione che scorrevano all’interno, allacciandosi ad essi tramite altri due cavi che collegati ad un quadro elettrico creato da lui appositamente, gli consentivano di fornire energia al suo appartamento, il tutto celato con cura da lui stesso affinché non venisse notato. Gli operatori dell’ Enel provvedevano quindi alla rimozione dei cavi abusivi utilizzati che venivano posti sotto sequestro. Gli agenti sulla base di quanto verificato, accompagnavano l’uomo presso gli Uffici di polizia per gli accertamenti di rito e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in attesa di giudizio che si celebrerà in data odierna con il rito della direttissima.