Rischio disastro ambientale e la procura sequestra la discarica di Bellolampo con un provvedimento d’urgenza che ha firmato stamattina il procuratore aggiunto Vittorio Teresi. Da diversi mesi l’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente, monitora la situazione ed ha lanciato l’allarme inquinamento soprattutto per lo smaltimento del percolato e della gestione dei rifiuti e dei gas che i rifiuti stessi producono. Il percolato, poi, avrebbe contaminato le falde acquifere ed i pozzi Celona e Benfratelli. La “goccia” che ha fatto traboccare il vaso e che ha spinto la Procura a sequestrare la discarica. Che rimarrà aperta. La Procura, infatti, ha affidato la discarica alla Regione che ha nominato come amministratore giudiziario Marco Lupo, dirigente generale del dipartimento acque e rifiuti dell'assessorato regionale all'Energia, che si insedierà nella giornata di mercoledì. La discarica, però, non si fermerà. Si tratta, infatti, di un sequestro giuridico amministrativo, ed i rifiuti continueranno ad essere stoccati a Bellolampo. Il sindaco Orlando, però, attacca i commissari, dopo le due ordinanze emesse (leggi l’articolo qui). "Ormai ogni giorno assistiamo a sempre più gravi conferme della inadeguatezza e della incapacità di gestione dei commissari dell'Amia che pure avendo presentato le dimissioni restano al loro posto. Si conferma sempre più l'urgenza – conclude il Sindaco – che i commissari vengano allontanati e che sia restituita all'azienda Amia e ai suoi lavoratori la possibilità di dare alla città i servizi di cui ha bisogno”.
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