“I licenziamenti già avvenuti nell’Ato Messina 1, le comunicazioni di licenziamento collettivo per i quasi 500 lavoratori dell’Ato Ennaeuno, i 276 lavoratori sospesi e senza retribuzione dell’Ato Palermo 2, la vicenda del comune di Bagheria che, uscendo fuori dal Coinres, lascia senza lavoro e retribuzione 80 lavoratori Ato, le approvazioni dei piani d’intervento irregolari da parte del Dipartimento regionale, sono tutti fatti che certificano ancora una volta l’incapacità della Regione di esercitare una reale governance sul tema della gestione dei rifiuti nell’Isola”. Ad affermarlo è Dionisio Giordano segretario regionale Fit Cisl Ambiente che aggiunge, “Il 30 giugno è molto vicino e la Regione continua a non dare risposte, l’esasperazione tra i lavoratori ha raggiunto livelli di fortissima preoccupazione e tensione sociale. Abbiamo già consegnato la nostra idea per evitare il collasso totale del sistema che è in corso, ma il governo regionale, che continua a non convocare le parti sociali, certifica il suo immobilismo e il disinteresse più totale sul sistema dei rifiuti e sul destino dei lavoratori”. Giordano conclude “le leggi e le circolari da far rispettare non mancano, ciò che appare evidente è la assoluta inadeguatezza e assenza di autorevolezza da parte di un governo che, anche sui rifiuti, sta solo determinando quella macelleria sociale che a parole aveva condannato”.