Ieri, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno tratto in arresto, con l’accusa di lesioni personali aggravate, Maurizio Lo Nardo, nato e residente a Palermo, classe 1968. Nel tardo pomeriggio, la Centrale Operativa ha inviato le Gazzelle in piazza Sturzo, presso gli uffici del dipartimento della Regione Siciliana, dove veniva segnalata una lite tra due persone. Giunti sul posto, i militari dell’Arma venivano contattati da un uomo. Riferiva che un dipendente del servizio di portierato era stato aggredito da un posteggiatore abusivo che “lavorava” nella piazza. La vittima dell’aggressione, un uomo di 53 anni, raccontava di essere stata assalita da un posteggiatore abusivo abituale della zona e da due suoi amici, che erano intervenuti a favore del posteggiatore e che lo avrebbero colpito con calci e pugni per poi darsi alla fuga prima che giungessero le Gazzelle e su cui sono tutt’ora in corso le indagini. L’aggressione aveva avuto inizio a seguito di un mancato pagamento da parte di un dipendente della Regione Sicilia al parcheggiatore abusivo, poiché l’uomo addetto al servizio di portierato aveva fatto entrare, poco prima, due auto condotte da altrettanti impiegati della Regione Sicilia, all’interno dell’area di parcheggio della sede e non per la pubblica via, come avrebbe auspicato Lo Nardo, così da avergli impedito di potere chiedere per la sua “opera” del denaro. A seguito di ciò, ne scaturiva un diverbio, dove i due si insultavano e offendevano reciprocamente. Successivamente Lo Nardo si allontanava dal luogo dove era esplosa la discussione, per poi tornare sul posto, “con gli amici” e con tra le mani, un taglierino con cui colpiva il 53enne in più punti del corpo. Provvidenzialmente la lama del taglierino si è rotta, mitigando così l’effetto dei colpi inferti. Sul posto giungono due colleghi di lavoro del 53enne che riuscivano a sedare la lite e richiedevano immediatamente l’intervento dei Carabinieri. L’uomo aggredito veniva soccorso dal personale medico del 118 e trasportato poi presso l’ospedale “Ingrassia” per le cure del caso. Lo Nardo, a quel punto, veniva dichiarato in stato di arresto per lesioni personali aggravate e tradotto presso il Tribunale di Palermo per il rito per direttissima. Dopo la convalida l’uomo è stato condannato a 5 mesi cinque da scontare agli arresti domiciliari.
Sicilia by Italpress
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