Partecipato incontro quello di ieri, tra Pippo Madè ed il figlio Rosario che, alla presenza della direttrice del corso di pittura Silvia Guaiana e del corpo docenti dell'accademia di belle arti Kandinskij di Trapani, della quale l'artista palermitano è stato di recente nominato direttore artistico, e gli Studenti della stessa accademia e del liceo artistico della Città. Madè ha raccontato, in sintesi, la sua vita, dagli inizi difficili durante il periodo bellico, sino a giungere ai nostri giorni. Ha ricordato quanto alcune delle sue opere, sembrino oggi, purtroppo profetiche: dalla storica lotta alla mafia, sino a giungere ai problemi legati allo smaltimento dei rifiuti, passando per le stragi di stato, sino a giungere alle divisioni religiose. Rosario Lo Cicero, figlio del Maestro palermitano, il quale da un decennio circa risiede a Monreale, ha ripercorso le tappe fondamentali della carriera del padre, ricordando le sua vita tra disegni e pennelli, tra colori e matite. Rosario si è soffermato, in particolare, selle figure del "mafiologo" Michele Pantaleone e su quella del Maestro Renato Guttuso, i quali hanno segnato positivamente la sua gioventù, forgiando il suo carattere e dando, nel contempo, una spinta importate alla crescita artistica del padre. Soddisfazione tra gli studenti e gli insegnanti, ai quali Madè ha dato appuntamento per un prossimo incontro.