Determinato, col le idee chiare, senza nessun timore degli altri, solo “un profondo rispetto” per i colleghi che si preparano ad affrontare queste amministrative”. Piero Capizzi a 50 giorni circa del primo turno di votazioni a Monreale, ha le idee chiare: “Noi cercheremo di vincere già al primo turno – dice -. I numeri ce li abbiamo. Vogliamo scrivere una pagina di storia a Monreale. E poi sono sempre in giro, sento la gente. Percepisco il loro disagio e la loro voglia di darmi la fiducia per far cambiare in meglio ed una volta per tutte Monreale”. Piero Capizzi, affida alla nostra redazione il programma amministrativo che ancora non è stato reso noto. Noi, in una lunga intervista, con lui abbiamo affrontato i temi più delicati e che più stanno a cuore ai nostri lettori. Capizzi, come giudica l’operato di Di Matteo? “La mia campagna elettorale guarderà avanti e non indietro. Non intendo fare nessuna polemica con chi mi ha preceduto. Ma è chiaro ed è sotto gli occhi di tutti, che questa amministrazione non ha fatto nulla di ciò che aveva promesso in campagna elettorale. Dire di “non avere i soldi” è solo una scusa banale di chi non sa che pesci pigliare. Ammiro, però, il coraggio del sindaco uscente per essersi riproposto”. Lei è ancora consigliere in questa legislatura. Qual è la situazione reale del Comune di Monreale? “Un grave dissesto finanziario e delle difficoltà oggettive. Ma tutti i rimproveri vanno fatti a questa amministrazione che si è trascinata in questi anni in una situazione di assoluta inerzia, senza mai pianificare interventi, perdendo fondi a destra e sinistra, ultimi quelli per il turismo, una situazione ridicola e che causerà gravi danni economici agli operatori del settore che si trovano nel nostro territorio”. Eppure dicono sempre che la colpa è della precedente amministrazione, della quale Lei faceva parte… “I conti sono stati lasciati in regola. Come presidente del consiglio comunale durante il mandato di Gullo, non ritengo di avere nessuna responsabilità. Abbiamo approvato 5 bilanci sempre in equilibrio, attenendoci perfettamente alle prescrizioni dei revisori dei Conti”. Da dove si comincia per far tornare Monreale una macchina che funziona? “Intanto una immediata riorganizzazione degli uffici comunali, operando una rotazione tra i vari funzionari. Immediata sarà anche l’attenzione sugli uffici della polizia municipale, che da troppo tempo vivono disagi interni. Coinvolgeremo i precari a 360°, per fare in modo di evitare di esternalizzare i servizi, ma di farli con queste forze lavorative che ritengo validissime”. Nel suo programma, Lei parla di giovani. In che modo intende coinvolgerli? “Loro sono le risorse di questo Paese assolutamente sottovalutate. Per questo, farò in modo di incentivare l’associazionismo giovanile e le consulte. Dovranno diventare parte attiva e viva di questa comunità. E poi immagino una presenza giovanile nella mia squadra. Le frazioni sono le zone più trascurate di questo Paese. Come intende risolvere il problema? “Assicurerò una mia presenza costante nelle frazioni del Paese, per quanto mi sarà possibile. Ma in ogni caso, ci affideremo ai nostri rappresentanti che saranno sempre sul posto a scrutare, ascoltare, raccoglier ei problemi della gente, od i loro consigli. Potenzieremo i servizi, come le delegazioni, e li renderemo un punto di riferimento per i residenti della frazioni. Rinascerà di certo quella a San Martino delle Scale”. Che idea si è fatto sulla vicenda dell’Amat, con l’autobus che non arriva più a Monreale? “È chiaro ed evidente che ci sono problemi dell’ex municipalizzata solo con questa amministrazione. Io ripristinerò la linea 389 a tutti i costi. Il fatto, poi, di rientrare nell’area metropolitana di Palermo, ci faciliterà senz’altro questa operazione”. In questi giorni abbiamo assistito all’ennesima emergenza rifiuti. I cittadini ormai sono esasperati “Sono d’accordo con loro. Non si può convivere quotidianamente con i problemi legati ai rifiuti. Noi affronteremo il problema a 360°. La mia prima mossa, sarà quello di creare un gruppo di lavoro ad hoc. Poi l’avvio della differenziata in tempi rapidi che, nel tempo, porterà benefici sia dal punto di vista ambientale che economico. E stiamo già ipotizzando soluzioni concrete per ridurre il peso delle tasse”. Un altro problema spinoso, è quello legato al randagismo. Di Matteo ha detto che il fenomeno non esiste… “(ride, ndr), si vuole negare la realtà. Diciamo che ancora non abbiamo capito che fine abbiano fatto i soldi stanziati per l’apertura del presidio veterinario a Giacalone. Li stiamo cercando. Detto questo, siamo pronti anche qui, a collaborare con le associazioni del territorio che hanno ben chiare le dimensioni del problema. Come Comune, dopo la creazione di un gruppo di lavoro anche qui, cercheremo di sfruttare tutti i canali di finanziamento possibili per intercettare fondi e tentare di risolvere un problema vergognoso per questa città”. Poco fa abbiamo parlato di turismo, cosa c’è nei suoi programmi? “Assurdo che nel Paese più visitato e conosciuto del Meridione per il suo Duomo, si debba parlare di problemi di turismo. È chiaro che c’è qualcosa che non funziona. Il nostro obiettivo sarà quello di far conoscere al turista l’intera cittadina. Non possono fermarsi solo nelle due piazze. Chiederemo una mano d’aiuto agli operatori e penseremo a varie manifestazioni per rendere Monreale più appetibile”. Quali saranno i primi obiettivi da raggiungere nei 100 giorni iniziali? “Innanzitutto il ripristino, come detto, della linea 389 dell’Amat. Poi la riorganizzazione degli uffici comunali e dei vari funzionari. Credo che si debba partire da qui per fare in modo che poi i nostri 5 anni scorrano lisci e sereni per far cambiare volto a Monreale”. Chi teme maggiormente in queste elezioni? “Non tempo nessuno, ma ho grande rispetto per tutti. Noi cercheremo, però, di vincere a primo turno. Abbiamo i numeri per farlo e scrivere una pagina di storia per questa comunità”. (INTERVISTA REALIZZATA CON FINALITA’ DI CAMPAGNA ELETTORALE IN VISTA DELLE PROSSIME AMMINISTRATIVE DEL 25 MAGGIO)