Personale della Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile di Palermo ha tratto in arresto Mario Mancino, nato a Palermo, classe ‘56, pregiudicato, e Ferdinando Matuozzo, nato a Napoli classe ‘52, incensurato, in quanto resisi responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti, in questo caso di tipo cocaina. L’operazione è avvenuta a seguito di una precisa segnalazione anonima giunta circa 4 mesi addietro presso la Questura, con la quale una voce maschile, probabilmente relativa ad un uomo almeno di mezza età e dal marcato accento palermitano, suggeriva agli operatori di prestare attenzione agli spostamenti dei due soggetti, provenienti da Napoli ed a bordo di autovetture che trasportavano droga. L’attività ha avuto origine dopo che la nota in questione veniva comunicata alla Sezione Antidroga della Squadra Mobile la quale svolgeva, al riguardo, una serie di accertamenti mirati. Al fine di comprovare quanto acquisito, si predisponevano alcuni controlli investigativi sui soggetti in argomento, evidenziando che in effetti Mancino era pregiudicato per reati concernenti il traffico di droga, e si decideva quindi di monitorarne i movimenti in caso di arrivo dello stesso in città. Effettivamente, già lo scorso mese, Mancino e Matuozzo sono stati individuati e controllati a Palermo, ma, all’epoca dei fatti, senza esito (col senno di poi, verosimilmente può ipotizzarsi che quella puntata nel capoluogo siciliano abbia potuto esser stata finalizzata solo alla conclusione di un accordo per il successivo trasporto della droga). Nella giornata del 19 giugno invece, il lavoro degli agenti di Polizia è stato premiato: alle ore 13 circa si individuava la stessa auto con cui i due soggetti erano arrivati in città lo scorso mese, con a bordo gli stessi occupanti; gli operatori, a quel punto, hanno ritenuto di fermarla e controllarla nuovamente. L’auto è stata quindi sottoposta a perquisizione, grazie anche all’ausilio di una locale autofficina ed al suo interno, occultati in un vano ricavato ad arte nel telaio del vano motore, si sono rinvenuti 2 grossi panetti contenenti, nell’insieme, circa 2 chili di sostanza stupefacente di tipo “cocaina” (risultata poi positiva al narcotest), per un valore di vendita al dettaglio di circa 250 mila euro. I soggetti sono stati immediatamente tratti in arresto, e, dopo aver compiuto gli adempimenti di rito, condotti presso la Casa Circondariale “Ucciardone”, a disposizione delle Autorità competenti.