Dopo tanti giorni di attesa e organizzazione, sabato 5 dicembre, Palermo ha accolto il suo nuovo Vescovo. Da Piazza Pretoria fino alla Cattedrale una continua emozione per tutti i fedeli. È stato il sindaco Leoluca Orlando ad accogliere Monsignor Lorefice, arrivato con la sua utilitaria a piazza Pretoria, successivamente sono saliti sul palco allestito di fronte al Municipio per il saluto alla città. “Cari cittadini – ha esordito monsignor Lorefice – ricordate di essere un popolo che nel suo Dna ha il potere della relazione e della pace. Dobbiamo sentire una spinta forte nell'essere costruttori di pace. Non vi nascondo che la bellezza della nostra Palermo sembra ferita, sono qui per fare mio e farmi carico anche di tutto questo; per una Sicilia libera dai lacci di tutte le mafie, dai giovani costretti a partire, dalla povertà dall'ingiustizia”. "Ascoltare significa guardare al passato e custodire la memoria dei martiri e dei santi. Penso a Don Pino Puglisi, a una Chiesa che sostiene la vita di chi è in difficoltà; penso al centro Astalli, al centro Santa Chiara, alla Caritas, alla Missione di Biagio Conte, a Rosario Livatino, a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e agli eroi umili delle loro scorte, al profondo senso di giustizia di questa terra spesso violentata, terra di quanti sostengono il diritto alla casa; penso al lavoro per i disperati e all'utilizzo dei beni confiscati. Penso a Sergio Mattarella, il fratello di Piersanti, che rappresenta ansia e speranza di cambiamento per la Sicilia e per Palermo. Coltivare la memoria vuol dire essere dalla parte dei poveri ai quale voglio stare accanto. Oppressore è il sistema economico che affama la gente e distrugge il pianeta". Continuando con forte commozione – “La nostra bussola dev'essere l'articolo 3 della nostra Costituzione, sul principio di uguaglianza, che come cittadini siamo chiamati a rispettare e per realizzare tutto questo Palermo ha un'energia meravigliosa. Mando un abbraccio di cordialità che entri in tutte le case". "Io sono uno di voi, un concittadino, un palermitano e per voi sono un amico, un fratello e un padre". Dopo i saluti alla Città, Lorefice si è diretto in processione verso la Cattedrale. Significativo e articolato il cerimoniale dell’ordinazione Episcopale dove hanno preso parte il cardinale Paolo Romeo e vescovi consacranti Antonio Stagliano', vescovo di Noto, e Paolo De Nicolò, vescovo titolare di Mariana in Corsica e altri vescovi intervenuti per l'ordinazione. Presenti anche il presidente della Regione siciliana Crocetta, il presidente dell'Ars Ardizzone, il sindaco di Palermo e altre autorità civili e militari. I vescovi si sono preparati in Episcopio e contemporaneamente, i presbiteri e i diaconi hanno indossato i paramenti liturgici nella sala Filangeri. All’ingresso in Cattedrale, il canto eseguito dal Coro, diretto dal maestro Mauro Visconti ha accompagnato la processione dei concelebranti. Al termine della proclamazione del Vangelo, ha avuto inizio la liturgia di ordinazione con il canto del “Veni Creator” per invocare lo Spirito Santo sull’ordinando. Subito dopo la presentazione dell’eletto, il presidente ha chiesto di dare lettura del mandato del Papa, e Mons. Giurdanella, ha letto la bolla di nomina con cui Mons. Lorefice viene designato dal Santo Padre Francesco alla guida della Chiesa palermitana. Continuando, sono state rivolte le domande all’eletto, che ha manifestato la propria volontà di assumere i gravosi impegni dell’episcopato. A seguire le Litanie dei santi, durante il quale Mons. Lorefice si è prostrato a terra. Subito dopo, il momento culminante dell’azione sacramentale: l’imposizione delle mani sul capo di Mons. Lorefice da parte del Cardinale Romeo e dei due consacranti e tutti gli altri vescovi. Successivamente il Cardinale Romeo ha imposto sul capo dell’eletto il libro dei Vangeli aperto, concludendo il rito con l’unzione col sacro crisma e consegnando le insegne episcopali: anello, mitria e pastorale. Il neo eletto Monsignor Corrado Lorefice, presiedendo la liturgia ha continuato la celebrazione Eucaristica. A conclusione il canto solenne del “Te Deum”, che ha accompagnato il nuovo vescovo che ha percorso la navata della basilica impartendo a tutti la benedizione. La celebrazione, si è conclusa con il saluto di Lorefice e la benedizione solenne. I fedeli hanno saluto il nuovo Arcivescovo con un grande e caloroso applauso. Prima di ritornare in episcopio, Monsignor Corrado Lorefice, si è fermato per un momento di preghiera d’avanti alla sepoltura di Padre Pino Puglisi.