E’ avvenuto nel week-end, in piena notte, quando l’operatore della Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, diramava la nota di ricerca di due soggetti di sesso maschile, con felpa di colore nero, che si aggiravano con fare sospetto fra le autovetture in sosta sulla via Federico Munter e che stavano perpetrando un furto su auto. Una “gazzella” del Nucleo Radiomobile raggiunto il posto, notava due giovani armeggiare al fianco di un’autovettura. Questi alla vista dell’auto dei Carabinieri, fuggivano in direzioni opposte, ma bloccati immediatamente, sono stati identificati in Gioacchino Ardizzone, e Dario Campofranco entrambi palermitani. Durante la fuga, i due ladri, avevano tentato di disfarsi di alcuni oggetti tenuti fra le mani lanciandoli sul marciapiede e ritrovati dai carabinieri, usati per razziare le auto in sosta. I due “compagni di merenda” erano giunti sul luogo del furto a bordo di una Punto parcheggiata in via Giotto. All’interno, altri arnesi da scasso ed un coltello a serramanico, due compressori ad aria da autovettura, tre autoradio, una consolle mixer da DJ, due zaini con cavetteria stereofonica ed un casco da motociclista. Dagli accertamenti fatti sul posto sei autovetture presentavano evidenti segni di effrazione sugli sportelli anteriori lato guida. Tutti i proprietari dopo essere stati rintracciati hanno presentato una denuncia. I due, arrestati per il reato di furto aggravato e tentato in concorso e deferiti per il possesso di armi da taglio e grimaldelli; sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati con rito direttissimo, concluso, con la convalida degli arresti e la sottoposizione alla misura degli arresti domiciliari. In un’ altro episodio sempre a Palermo, in via Alessandro Volta, la pattuglia dei Carabinieri della Stazione Oreto ha arrestato per il reato di tentato furto aggravato Francesco Pellegrino, sorpreso, insieme ad un complice datosi alla fuga, mentre tentava di rubare un'auto parcheggiata. Sono ancora in corso le indagini dei Carabinieri per identificare il complice di Pellegrino, che giudicato con rito per direttissimo, dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.