Agenti della Polizia di Stato, in servizio presso il Commissariato San Lorenzo, hanno tratto in arresto i palermitani Giuseppe Sanfratello, 19enne, Umberto Mistretta 20enne, Piero Caruso 29enne e Benito Marino 27enne, pregiudicati, responsabili del reato di rapina aggravata in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale. Tutto è successo in pochi attimi: ieri pomeriggio, intorno alle ore 18,30, poliziotti, durante il normale servizio di prevenzione e controllo del territorio, si recavano in via Emilia dove era stata segnalata una rapina ai danni di una tabaccheria. Gli agenti, giunti subito in zona, notavano in via Trinacria quattro giovani che fuggivano in direzione di via Valdemone. Ne nasceva un rocambolesco inseguimento al termine del quale, grazie all’ausilio di altre volanti si riuscivano a bloccare, con non poche difficoltà, e con il consenso e la solidarietà della folla presente, tre dei fuggitivi, uno dei quali prima di essere fermato si disfaceva di una pistola. Il quarto riusciva, dopo aver lanciato per terra un coltello di grosse dimensioni, a dileguarsi, facendo perdere le proprie tracce. I tre malviventi venivano accompagnati presso gli Uffici del Commissariato San Lorenzo. Durante la fase degli accertamenti, i cellulari in loro possesso, cominciavano a squillare ripetutamente, visualizzando nel display sempre lo stesso nome. Gli Agenti della sezione investigativa insospettiti che potesse trattarsi del quarto complice rimasto ignoto, organizzavano una trappola: inviavano un Sms da uno dei telefoni cellulari sequestrati, fissando un appuntamento con il presunto quarto complice della rapina. Un’ora più tardi il giovane cadeva nella rete degli investigatori: si recava nel luogo dell’appuntamento, dove veniva riconosciuto e tratto in arresto. I quattro malviventi, poco prima, travisati da sciarpe e cappelli ed armati di pistola e coltello, avevano fatto irruzione all’interno della tabaccheria sita in via Emilia, minacciando i titolari di consegnargli l’incasso. La reazione imprevista dei proprietari della tabaccheria sfociata in una colluttazione con uno dei malviventi, faceva desistere gli stessi che si davano alla fuga, riuscendo comunque ad impossessarsi di numerosi gratta e vinci. I quattro giovani tratti in arresto venivano tradotti presso la Casa Circondariale “Ucciardone”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.