La Polizia di Stato ha individuato e arrestato, a Palermo, Viorel Trifu, 35enne rumeno, da diversi mesi irrintracciabile e destinatario di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Roma. Il rumeno è accusato dei reati di tentata estorsione, tentato omicidio e lesioni gravissime nei confronti di un connazionale. Trifu ed il fratello, lo scorso 29 agosto, all’interno del campo Rom romano di via Candoni, si sono resi protagonisti della truce aggressione di un connazionale. I due fratelli hanno avvicinato il connazionale, come loro residente nello stesso campo Rom, per chiedere ed ottenere denaro da consumare in videopoker. Al diniego dell’uomo, è scattata la sanguinaria rappresaglia: mentre il fratello ha impedito fisicamente alla moglie della vittima di intervenire in difesa del coniuge, Viorel ha sferrato dei pugni all’indirizzo del malcapitato, preludio della violenta coltellata assestata all’addome che ha provocato una grave emorragia interna. La vittima è stata tempestivamente trasportata in pronto soccorso e lì sottoposta a delicate cure. Dal 29 di agosto è scattata la caccia all’uomo in tutta Italia e gli organi investigativi territoriali della Polizia di Stato hanno setacciato tutti i luoghi di principale frequentazione delle più folte comunità rumene residenti nello “stivale”. A colpire nel segno è stata l’ufficio Uigos del Commissariato di P.S. “Oreto-stazione” che ha individuato Trifu a Palermo, in piazza dei Cappuccini, proprio accanto alla omonima chiesa. Il rumeno stava chiedendo denaro ai passanti mischiati ai fedeli della chiesa del rione. I poliziotti che già da parecchi giorni sospettavano che sotto le mentite spoglie del mendicante potesse nascondersi quell’assalitore senza scrupoli, lo hanno bloccato, identificato ed arrestato. L’uomo adesso è in carcere.