La Giunta comunale ha approvato il regolamento per l'applicazione del tributo sui rifiuti, la Tari (ex Tares). La tassa sarà diversa per le utenze domestiche o le utenze commerciali, e sono previste agevolazioni per diverse categorie di utenti. Per quanto riguarda le utenze domestiche, le tariffe della Tari sono state ridotte rispetto alla Tares. Così, prendendo a base un appartamento di 100 metri quadrati, un single pagherà 259,44 euro, contro i 274,17 pagati nel 2013, con una riduzione del 5,37%. Una famiglia di tre persone pagherà invece 334,52 euro, contro i 346 della Tares (-3,35%), e se i componenti del nucleo familiare sono 5 la Tari sarà di 367,97 euro, anziché 378,89 (-2,88). Non cresce proporzionalmente, ma anzi cala il tributo per le famiglia con 6 o più componenti, le quali dovranno pagare 359,62 euro, contro i 371,77 euro pagati nel 2013 (-3,27). Agevolazioni sono previste per chi abita da solo in un appartamento di meno di 70 metri quadri (-20%), per chi abita solo saltuariamente un’abitazione (ad esempio, le seconde case al mare) avendo la residenza e abitando per più di sei mesi l’anno in un altro posto (-30%), o per quelle famiglie che fanno la raccolta differenziata o fanno il compostaggio domestico dei loro rifiuti (-30% della quota variabile della Tari). Altre agevolazioni sono previste dal regolamento approvato dalla Giunta. Ad esempio, per le famiglie che beneficiano dell’assistenza sociale (-25%), per chi ha un figlio in affido (-100% della quota variabile), se l’abitazione è utilizzata da un solo pensionato o da una coppia di anziani con un reddito che non superi il doppio della fascia esentata dalla presentazione della dichiarazione dei redditi (-30%). Sempre per le agevolazioni ne sono previste anche per le coppie sposate o iscritte al Registro delle Unioni Civili a condizione che uno dei due abbia meno di 32 anni, che la casa non superi i 100 metri quadrati e che il reddito complessivo non sia superiore a 24 mila euro. Molto più variegate le tariffe per le utenze non domestiche. Sempre facendo riferimento ad un’area di 100 metri quadrati, uno stabilimento balneare pagherà (tra parentesi la Tares 2013) 296,27 euro (313,60); uno studio professionale 756,97 euro (754,25); un negozio di abbigliamento 717,55 euro (716,74); un parrucchiere 1.001,14 euro (987,93); un ristorante 2.865,39 euro (2.772,06). Lo scaglionamento della Tari per le utenze non domestiche è stato fatto avendo come base i coefficienti di produttività indicati dal ministero. Per queste utenze, la Tari peserà meno della Tares 2013 in alcuni casi, fino ad un -6,09% per i capannoni industriali, mentre aumenterà in altri (i ristoranti pagheranno il 3,37% in più).