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Palermo, intervengono per una rissa, scoprono piantagione di marijuana

Agenti della Polizia di Stato appartenenti al Commissariato San Lorenzo, hanno scoperto una serra, costruita a regola d’arte, all’interno di un appartamento di un edificio del quartiere “Zen”, dove erano coltivate 27 piante di marijuana. I proprietari della piantagione, la cui identità è ancora ignota, avevano curato ogni singolo dettaglio. Con la maestria di  bravi orticoltori, gli ideatori di questa centrale di produzione di marijuana hanno costruito una serra in una stanza, di circa 15 mq,  dotandola sia di una rete idrica, sia di un impianto di riscaldamento costituito da 12 plafoniere,  così da garantire tutto il necessario per il benessere delle piante. Il rispetto delle regole base di un vademecum di orticoltura non è tuttavia bastato ad  evitare che gli agenti di una volante, lo scorso sabato, entrati all’interno dell’edificio per sedare una lite, non  si accorgessero della presenza di un forte odore di marijuana nell’androne condominiale. I poliziotti, dopo aver riportato la quiete tra i litiganti che avevano determinato il loro intervento, si sono soffermati nell’ingresso dell’edificio per capire da dove provenisse quella misteriosa scia di odore pungente. Gli agenti, individuato un appartamento al piano terra, da cui fuoriuscivano dei fili elettrici collegati al vano contatore,  sospettando che fosse proprio quello l’appartamento da cui giungevano quegli strani odori, si sono immediatamente attivati per identificare gli inquilini. L’accertamento delle persone nella cui disponibilità fosse l’appartamento non ha sortito alcun risultato. I poliziotti, in considerazione di quanto constatato, hanno richiesto l’intervento di una squadra dei vigili del fuoco  per aprire la robusta porta blindata dell’appartamento e personale Enel ai fini della constatazione dell’allaccio “fai da te”. È stato così, che aperta la porta, gli agenti hanno rinvenuto una piantagione  celata dalla presenza di una tenda, fertilizzanti, vasi, semi di marijuana  ma anche bilancini, spillatrici, bustine di cellophane e 46 dosi di marijuana, probabilmente risultato dell’estrazione e del successivo confezionamento  in sacchetti  per l’immissione nel mercato degli stupefacenti. Il personale dell’Enel accertava, invece,  la presenza di un allaccio abusivo per l’approvvigionamento illegale di energia elettrica utilizzata per l’alimentazione dell’impianto idrico e di riscaldamento della serra. I poliziotti, sequestrate le 27 piante coltivate all’interno dell’appartamento, le dosi di marijuana e ogni altro oggetto utilizzato per la commissione del reato, hanno aperto delle specifiche indagini allo scopo d’identificare i titolari di tale illecita attività.

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