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Palermo, il comune chiude via Ponziano, con un'ordinanza del 2003

Una vera e propria task force con la presenza di operai del Coime e di alcuni vigili urbani, stamattina ha installato una rete metallica per impedire l’accesso veicolare in Via Rosario Ponziano. “E’ inconcepibile – tuona il presidente della IV Circoscrizione Silvio Moncada – che con i problemi di viabilità di cui soffre per adesso la zona di corso Calatafimi alta, interessata contemporaneamente dai lavori del tram, dalla realizzazione della fognatura di via Palmerino e dalla chiusura di via Olio di Lino per una rottura del collettore fognario, qualcuno oggi abbia deciso di dare attuazione ad una ordinanza del 2003, cioè di 12 anni fa, per chiudere la via Rosario Ponziano con una rete metallica  impedendo di fatto l’accesso alle auto”. La strada che collega corso Calatafimi a via Marcellini, è stata fino ad oggi considerata una strada privata ad uso pubblico, visto che non si è mai formalizzata la cessione al Comune e ha consentito agli automobilisti e soprattutto agli operatori del call center Almaviva dove lavorano quasi duemila dipendenti, di raggiungere  agevolmente il proprio posto di lavoro come valida alternativa per evitare gli intasamenti di corso Calatafimi. “La strada mi sta particolarmente a cuore –  dice Moncada – perché proprio su proposta del consiglio della IV Circoscrizione, è stata recentemente intitolata al militare Rosario Ponziano, morto in Afghanistan: è prevista dal piano regolatore e da oltre due anni lotto per la formalizzazione dell’atto di cessione al Comune e la conseguente regolamentazione e urbanizzazione. “Il paradosso – conclude – è che dopo anni di battaglie, il prossimo lunedì 16 marzo è stata convocata una conferenza di servizi, da me richiesta svariate volte, per decidere, come io auspico, l’apertura della strada. Nel frattempo, però, dopo 12 anni il Comune la chiude aumentando di fatto, come si nota dalle foto, la pericolosità per i pedoni e impedendo l’accesso alle auto, questo si, assolutamente utile e necessario! Pirandello docet!!”.

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