Cinque arresti per droga, è il bilancio degli arresti eseguiti dai Carabinieri delle due Compagnie di Palermo San Lorenzo e Piazza Verdi, in distinte operazioni antodroga, in città. Nella decorsa nottata, a Palermo, in via Nunzio Nasi, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Verdi, nell’ambito di un servizio antidroga eseguito in zona Ballarò, traevano in arresto Angelo Berretta, nato a Palermo, classe ‘90, disoccupato, pregiudicato, poiché nel corso di una perquisizione personale, veniva trovato in possesso di 5 grammi di marijuana, suddivisi in dosi, e 33 euro in banconote da piccolo taglio, tutto sottoposto a sequestro. Al termine delle formalità di rito l'arrestato veniva tradotto presso la propria abitazione, in attesa del rito per direttissima, conclusosi con la convalida dell’arresto, pertanto rimesso in libertà. Il secondo arresto, sempre a Palermo. I Carabinieri della Stazione Altarello di Baida, a conclusione di un’attività di osservazione svolta in piazza Barone Turrisi, traevano in arresto per “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente” Michele Lo Grande, nato e residente a Palermo, classe ‘76, nullafacente. Gli investigatori, dopo aver notato il presunto pusher cedere ad un altro soggetto sostanza stupefacente, dopo averlo bloccato eseguivano perquisizione personale e presso abitazione prevenuto rinvenendo complessivamente, 47 grammi di hashish, già suddivisa in dosi, sottoposta sequestro unitamente alla somma contante di 20 euro, presunto provento illecita attività. Giudicato con rito direttissimo, dopo la convalida dell’arresto, l’interessato è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria. A Palermo, i Carabinieri della Stazione Oreto, hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla locale Corte d’Appello, a carico di Piero Saitta, nato a Palermo, classe ‘83, disoccupato, pregiudicato. Dovendo espiare la pena di 6 anni, 2 mesi 2 e 12 giorni di reclusione per i reati di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e “rissa”. Al termine delle formalità di rito l'arrestato veniva associato presso locale casa circondariale “Ucciardone” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante. Quarto arresto, sempre a Palermo. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Verdi, a conclusione di un’attività antidroga svolta in questa via Ballarò, arrestavano per “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente” Giuseppe Saraceno, nato Palermo 1979, panettiere, incensurato. I Carabinieri, dopo aver notato pusher cedere ad un altro soggetto sostanza stupefacente, dopo averlo bloccato per strada, eseguivano un perquisizione personale, che consentiva di rinvenire complessivamente, 50 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi, sottoposta sequestro unitamente alla somma contante di 84 euro, presunto provento illecita attività di spaccio. L’arrestato è stato sottoposto a regime arresti domiciliari nella giornata di ieri è stato giudicato con rito della direttissima, conclusosi con la convalida dell’arresto e la sola misura cautelare dell’obbligo di dimora. Un quinto arresto per droga, a distanza di poche ore è stato operato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Verdi, sempre nel quartiere di Ballarò. Nella decorsa nottata, in via Casa Professa, in zona Ballarò, traevano in arresto Philip Boabeng, nato a Drobo in Ghana, classe 1988, domiciliato a Palermo in via Archirafi presso la comunità “Speranza e Carità”, disoccupato, poiché veniva sorpreso a cedere 2.5 grammi di marijuana ad uno studente 17enne palermitano, a sua volta segnalato alla locale Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti per scopo non terapeutico. Nel corso della perquisizione personale l'arrestato veniva trovato in possesso di ulteriori 8 grammi della medesima sostanza, nonché di 68 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute provento illecito dello spaccio, il tutto sottoposto a sequestro. Al termine delle formalità di rito l'arrestato è stato associato presso la locale casa circondariale “Ucciardone”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.