Palermo, doppia operazione della guardia di finanza: confisca da oltre 1 milione di euro

Redazione

Palermo

Palermo, doppia operazione della guardia di finanza: confisca da oltre 1 milione di euro
Due i provvedimenti nei confronti di due esponenti di famiglie mafiose palermitane

18 Gennaio 2016 - 00:00

Due appartamenti e un magazzino del valore di circa 300 mila euro, sono stati sequestrati dalla guardia di finanza, che ha anche confiscato un’azienda edile, cinque immobili, ubicati tra Palermo e Carini, quote societarie, disponibilità finanziarie e un autocarro, per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro, in esecuzione di due distinti provvedimenti emessi dal Tribunale di Palermo. Destinatario del sequestro è Cosimo Vernengo, quarantottenne originario di Avola (SR), condannato nel 2010 a 12 anni di reclusione per associazione mafiosa e per numerosi episodi di estorsione aggravata, condotti per conto della famiglia mafiosa palermitana di Santa Maria di Gesù. Il sequestro eseguito trae origine dalle indagini svolte, che hanno rilevato come i redditi dichiarati non fossero sufficienti per giustificare gli acquisti e gli investimenti effettuati dall’uomo negli anni.  La confisca riguarda invece Antonino Vernengo, 57enne palermitano, imprenditore edile arrestato nel 2007 per intestazione fittizia di beni, con l’aggravante di aver favorito la famiglia mafiosa di Palermo “Cruillas”. Anche se egli è stato assolto nel 2009, nell’anno successivo è iniziato l’autonomo procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione personale e patrimoniale, che ha portato, essendo stata comunque riconosciuta la pericolosità sociale dell’interessato, dapprima al sequestro dei beni riconducibili a lui ed al suo nucleo familiare, in quanto ritenuti sproporzionati rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati. La pericolosità sociale del soggetto, presupposto per l’applicazione della misura di prevenzione, è stata provata da alcune intercettazioni telefoniche intercorse tra esponenti della famiglia mafiosa della Noce, nonché da dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Gli elementi così raccolti hanno permesso di dimostrare i rapporti di stretta vicinanza tra l’imprenditore ed esponenti di vertice del sodalizio mafioso.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it