Palermo, da luglio a dicembre i cantieri ospitano decine di iniziative

Redazione

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Palermo, da luglio a dicembre i cantieri ospitano decine di iniziative
Si parte oggi, fino alla fine dell'anno con "I cantieri del contemporaneo"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Una riflessione sul nostro tempo, attraverso i linguaggi delle arti e della cultura: è a partire da questa idea che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo promuove un ciclo di attività culturali attraverso un Festival che si protrae da luglio a dicembre. La vocazione e l’identità plurale dei Cantieri Culturali alla Zisa accoglieranno per la stagione estiva e autunnale “I Cantieri del Contemporaneo”, un progetto di Giuseppe Marsala, con Beatrice Agnello, Cetta Brancato, Clac/Duepunti, Cre-zi/Consorzio Arca, Andrea Cusumano, Paolo Falcone, Santina Franco, Gianni Gebbia, Melino Imparato, Andrea Inzerillo, Beatrice Monroy, neu [nòi]/ Giusy Affronti, Gianfranco Perriera, Alfio Scuderi, Viviana Trapani e ZisaLab. Si tratta dunque di un progetto corale che attraversa diverse generazioni e coinvolge più di 260 tra artisti, intellettuali e uomini di cultura. Musica, cinema, teatro, arti visive, letteratura, danza, filosofia, design e architettura abiteranno gli spazi dei Cantieri, declinando il tema del Contemporaneo e della crisi che attraversa oggi il nostro tempo. Un concetto, quello di crisi, che il Festival vuole declinare a partire dalle opportunità che vengono generate dal tramonto dei paradigmi tradizionali e in termini di scoperte, di pratiche nuove e combinazioni inedite con cui riscrivere i codici del nostro tempo. Un'idea di crisi come possibile forma di nuova energia sia in termini di forza attiva, sia in termini di resistenza. Alcune iniziative sono legate al finanziamento Arcus, un programma volto a potenziare alcuni siti culturali della città attraverso il recupero strutturale degli spazi e attività da svolgersi all'interno di questi.  “Nonostante quello che in tanti sostengono e a dispetto dei ritardi accumulati negli anni più recenti – dichiarano il Sindaco Leoluca Orlando e l'Assessore alla Cultura Francesco Giambrone – Palermo è città dalla forte vocazione per il contemporaneo. Ed è Cantiere nella costruzione quotidiana di senso di comunità. Infine Palermo è culla, più di altre città italiane, di artisti, di intelligenze, di eccellenze che hanno dimostrato di sapersi affermare soprattutto nel campo dell’arte, dello spettacolo e della cultura”. “Il Festival, organizzato in 9 sezioni, racconta del nostro tempo e delle sue aporie attraverso i linguaggi delle arti. Ne attraversa i lampi e le oscurità, suggerisce percorsi, mappe e rotte, percorsi con cui orientarci. Ci ricorda che ogni tempo di crisi è anche tempo di cambiamento, di trasformazione e di costruzione di paradigmi nuovi ed inediti; e che le arti, per prime, sanno rivelarci le tracce e gli indizi nascosti dei nuovi possibili paesaggi futuri.”: così afferma il Consulente per la Direzione Artistica dei Cantieri Culturali alla Zisa e curatore del Festival Giuseppe Marsala. Si comincia stasera alle 19 presso il Teatro/Arena all’aperto del Cinema De Seta con un doppio ciclo che tiene insieme letteratura e musica.”Il volume del futuro” raccoglie il pensiero di cinque intellettuali della nostra città e indaga il contemporaneo attraverso i libri, con letture e musiche dal vivo che abitano il racconto di un libro per la cura di Gianfranco Perriera. A seguire, nelle stesse giornate, “Oot’On”, una rassegna musicale curata da Gianni Gebbia raccoglie le proposte musicali tra le più interessanti del panorama cittadino viste come veri e propri cantieri della musica palermitana. Dal 15 al 19 luglio sarà la volta di Fernando Suels Mendoza, il danzatore del Wuppertal Tanzteather di Pina Bausch, che, in collaborazione con Palermo in Danza, col suo “Vuoto 16” terrà al Tre Navate un workshop aperto a un pubblico di uditori che potranno conoscere la sua ricerca coreografica. Le residenze internazionali proseguono dal 19 al 31 luglio sempre al Tre Navate con il laboratorio di Andrea Cusumano e dei performer del Goldsmiths University of London che insieme ad attori selezionati in città terrà una performance finale il 30 e 31. Nel frattempo il 23 luglio, e sino al 10 Agosto, “Sotto le stelle della Zisa”, rassegna quotidiana di cinema all’aperto curata da Andrea Inzerillo riporta ai Cantieri il cinema d’autore e quello popolare, proponendo un cartellone di cinema italiano più una finestra sul cinema coreano e incontri con gli autori; previste doppie proiezioni, alle 20.30 e alle 23. Dopo la pausa di Ferragosto, Settembre sarà il mese della fotografia. Il 5 settembre la mostra fotografica (a cura di Cetta Brancato) “Pasolini Matera”, scatti rubati dal fotografo Notarangelo durante le riprese de “Il Vangelo secondo Matteo”, inaugura la sezione di Memorie dal Contemporaneo, dedicata a Pier Paolo Pasolini, il 13 e 14 Navarra Editore propone “Ziz annuario fotografico contemporaneo”, una tre giorni di mostre, convegni, workshop e tavole rotonde intorno al tema della fotografia contemporanea. La sezione della fotografia si chiude il 27 settembre con la mostra “Isola”, un progetto fotografico collettivo di 21 giovani fotografi siciliani, curata da neu [nòi], intorno al tema del paesaggio contemporaneo. I libri tornano protagonisti ne “La notte dei mille racconti”, un format consolidato che mancava in città da diversi anni, curato da Beatrice Monroy, in scena la notte dell’equinozio d’autunno con il titolo “Esistere Resistere”. La notte tra 20 e il 21 settembre, dall’alba al tramonto, attori e narratori sfoglieranno e leggeranno al pubblico le pagine di Antonio Gramsci e dei libri sul lavoro e sui diritti custoditi nella Biblioteca dell’Istituto Gramsci Siciliano, partner del progetto, in una declinazione della crisi in chiave classica legata al lavoro. Dal 26 al 28 prosegue l’omaggio a Pier Paolo Pasolini. Si tratta di tre giornate che accolgono iniziative promosse da diversi soggetti e operatori culturali che guarderanno da prospettive differenti la poetica dello scrittore, poeta e cineasta vicentino assassinato nel '75.Tra questi, Franco Maresco con la collaborazione di Mario Bellone curerà la proiezione de “Il vangelo secondo Matteo” e un ciclo di incontri, proiezioni e conversazioni, il cui programma è in via di definizione. La crisi del nostro tempo indagata ancora attraverso i libri sarà declinata il 27 settembre da Andrea Bajani, con il reading collettivo, a cura di Beatrice Agnello, “La vita a progetto”, abitare un mondo precario senza uscirne in frantumi con letture da parte del pubblico di pagine scelte dall’autore ed alla presenza dell’autore stesso che dialogherà col pubblico. “I cantieri del design” sarà invece un ciclo di 4 mostre che dal 10 al 20 ottobre raccoglie le ricerche del Corso di Laurea in Disegno Industriale della Scuola Politecnica dell’Università di Palermo – Dipartimento di Architettura, organizzate da Viviana Trapani. L'aggiornamento della Mappa Letteraria della città di Palermo, sarà presentato in “I romanzi di Palermo”, curato da Beatrice Agnello, che il 12 ottobre propone un incontro con gli scrittori palermitani che ambientano i loro romanzi nella cosiddetta “Città nuova”, quella del sacco di Palermo e dei suoi nuovi luoghi e non luoghi. Dal 14 al 18 Ottobre un ciclo di conferenze organizzato da “Cre Zi”, l’incubatore di impresa creativa che sorgerà presso i Cantieri, affronterà il rapporto tra crisi, impresa e culture, ospitando illustri relatori quali Carlo Freccero, Massimo Recalcati, Nicola Lagioia, Nick Gallent e Pietro Formica ed altri. Negli stessi giorni il “Nuove pratiche fest” condurrà un ciclo di seminari sulle pratiche ibride e innovative come risposte virtuose e inedite al tema della crisi e la sera del 17 Ottobre “Decadance”, una performance di improvvisazione per musica video e parole dell’Orchestra In-Stabile Dis/Accordo per la regia di Alfio Scuderi, giocherà col pubblico sulla decadance al tempo della crisi. Chiudono il mese di Ottobre il seguito di Memorie dal Contemporaneo dedicato a “Universo Scaldati”, curato da Melino Imparato e dalla Compagnia Franco Scaldati – l’omaggio della città al poeta e drammaturgo palermitano scomparso nel 2013 – con messe in scena dai suoi spettacoli ed una giornata di studi a lui dedicata; e “Core Demetra 2.0”, lo spettacolo della coreografa Giovanna Velardi con le scenografie elettroniche di Barbier e Van den Steen, che prende spunto dal mito di Demetra e Persefone per interrogarsi sull’apparenza del potere e il funzionamento della democrazia. A Novembre “Poetical politics” avvia la parte del Festival dedicata alle arti visive, attraverso una mostra curata da Paolo Falcone / Fondazione Sambuca e, sempre a Novembre, Roberto Collovà terrà una lectio magistralis dal titolo “Piccole figure che passano”, appunti di viaggio su architetture e città che offrono nuove chiavi per comprendere le trasformazioni architettoniche della città al tempo della crisi. Il Festival si chiuderà in Dicembre con “Palermo post-production”, una mostra di ricerche e progetti sul tema della riconversione dell’architettura urbana e sulla rigenerazione della materia costruita esistente, curata da ZisaLab, e che raccoglie gli esiti di tre laboratori di progetti di riconversione e trasformazione dei Cantieri Culturali alla Zisa. L'ingresso a tutti gli appuntamenti è libero. 

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