L’Amministrazione comunale oggi, nella persona del sindaco Leoluca Orlando, ha conferito la millesima cittadinanza italiana da quando si è insediata la Giunta attuale. La cittadinanza italiana è stata conferita a Edoardo Edokpaigbe, 18 anni. Alla cerimonia hanno partecipato anche l’Assessore alla Partecipazione, Giusto Catania, e il Presidente della Consulta delle culture, Adham Darawsha. "L'impegno dell'Amministrazione comunale di Palermo è proteso al riconoscimento dei diritti di tutti – spiegano Orlando e Catania – siamo contenti del fatto che, ogni giorno, nella nostra città si conferisca una nuova cittadinanza italiana, malgrado l'anacronistica legge che ancora prevede lo ius sanguinis come criterio prevalente per il riconoscimento dei diritti. Ribadiamo l'impegno della città affinché si dia inizio a un nuovo percorso normativo che leghi il concetto di cittadinanza nazionale ed europea alla residenza o al luogo di nascita". “L'Amministrazione conferma ogni giorno il suo impegno sociale e politico verso gli immigrati. In quanto riconosce loro un importante ruolo culturale, sociale ed economico. Gli immigrati a Palermo trovano un’amministrazione sempre pronta ad ascoltare i loro problemi e a promuovere nuove politiche di inclusioni”, ha commentato il Presidente della Consulta delle culture, Adham Darawsha. “La storia di Edoardo Edokpaigbe è emblematica dell’assurdità di una legge che non riesce a seguire i cambiamenti ormai in atto da anni nelle nostre città. Sembra strano conferire la cittadinanza a un ragazzo che è già a tutti gli effetti un cittadino palermitano”, spiega l’assessore Catania, che aggiunge. “Edoardo è nato a Palermo, quasi 19 anni fa, ma la cittadinanza italiana per lui è stato un percorso ad ostacoli. Infatti, nonostante le ultime norme introdotte in materia di cittadinanza, abbiano un po’ ammorbidito le rigidità di una legge ormai anacronistica, ha dovuto dimostrare la sua permanenza nel territorio italiano sin dalla nascita. La ricostruzione dei primi passi mossi da Edoardo sul suolo palermitano sono sembrate come quelle dei protagonisti delle fiabe che, tra mille difficoltà, seguono le tracce delle molliche lasciate per strada”. “Infatti – spiega ancora Catania – a causa di una norma altamente discriminatoria, nonostante tutte le ricerche effettuate, non si riusciva a trovare alcuna traccia della sua permanenza in Italia nel corso dell’anno solare 1997. E per questa ragione la sua cittadinanza sembrava non essere più raggiungibile, malgrado Edoardo non abbia mai lasciato l’Italia. Per fortuna, questa volta, si è trovata una traccia, una fotografia scattata a Palermo, e la situazione si è risolta per il meglio. Quante volte le amministrazioni, imbrigliate nelle norme, si sono ritrovate nella condizione di non poter riconoscere il diritto di cittadinanza a tanti ragazzi nati in Italia?”. “Ci auguriamo che il Governo prenda finalmente atto – conclude l’assessore alla Partecipazione – di non essere riuscito a stare al passo con i mutamenti avvenuti nel nostro Paese e si decida, finalmente, a riconoscere il diritto di cittadinanza per tutti i bambini nati in Italia”.