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Palermo, calci e pugni ad un connazionale, arrestato un tunisino

Nel primo pomeriggio di giovedì scorso, l’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile, mentre stava transitando in via Francesco Crispi, nelle immediate adiacenze dell’ingresso dell’area portuale, notava un giovane extracomunitario che stava aggredendo, colpendolo animatamente con pugni al volto, un suo connazionale. Accortosi dell’arrivo dei Carabinieri, l’aggressore, successivamente identificato in Issam Agosta, nato a Tunisi classe 1984, cercava di darsi alla fuga a piedi, ma veniva bloccato dai militari. Durante il breve tentativo di fuga, il giovane sperando di non essere stato notato, si disfaceva di un coltello a serramanico lungo circa 15 centimetri, gettandolo via davanti ad un auto in sosta. Particolare, che non sfuggiva ai Carabinieri che lo recuperavano subito dopo e lo sequestravano. La vittima, un cittadino tunisino classe 1975, subito soccorsa da altri Carabinieri nel frattempo intervenuti su disposizione della Centrale Operativa del Comando Provinciale, a seguito dell’aggressione riportava evidenti ferite copiosamente sanguinanti al volto, pertanto, veniva richiesto l’intervento di personale sanitario del “118”. Quest’ultima, riferiva di essere stato appena oggetto di un tentativo di rapina, ad opera dell’uomo appena bloccato. Il malvivente, con la scusa di avvicinarlo, prima gli chiedeva una sigaretta, poi, con fare minaccioso, gli intimava di consegnargli i soldi, aggredendolo ripetutamente con calci e pugni. Neanche il sopraggiungere di altri connazionali, aveva fermato Agosta che aveva tentato di sfilargli il giubbotto da dosso, non riuscendoci, solo grazie all’arrivo della pattuglia dei Carabinieri che lo metteva. La dinamica dei fatti veniva inoltre, veniva confermata in sede di denuncia da alcuni onesti testimoni. La vittima accompagnata dal 118, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Buccheri La Ferla, veniva riscontrato affetta da “Trauma facciale con vasta ferita lacero contusa, suturata faccia interna labbro inferiore” e dimesso con una prognosi di 10 giorni. Agosta, accompagnato in Caserma, veniva tratto in arresto con l’accusa di tentata rapina aggravata e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Ucciardone” di Palermo.

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