Palermo, boom di visitatori per il "Coffee Sweet Immersion"

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Palermo, boom di visitatori per il "Coffee Sweet Immersion"
La manifestazione organizzata da Histo Caffè, ha visto la partecipazione dei migliori baristi d'Italia

18 Gennaio 2016 - 00:00

Tre giorni di degustazioni, proof of taste e gare tra i migliori baristi d’Italia hanno trasformato Palermo nella capitale del caffè. Si è concluso ieri l’evento “Coffee Sweet Immersion – Io bevo caffè di qualità”, la manifestazione che da venerdì a domenica ha portato in città alcuni tra i migliori baristi ed esperti d’Italia che hanno trasmesso ai visitatori conoscenze e passione per il buon caffè. Degustazioni guidate tra le pregiate monorigini africane, gelati, granite, birre e cocktail a base di caffè e sfide tra alcuni dei più abili baristi italiani hanno accolto i visitatori nella cornice di Villa Lampedusa per un weekend all’insegna dell’amore per il caffè. Venerdì e sabato l’evento ha ospitato le selezioni valide per le finali dei campionati italiani “Baristi” e “Latte art” di Scae Italia, che si terranno a gennaio del prossimo anno. Nelle gare della sezione “Baristi” i sei partecipanti si sono sfidati nel preparare un caffè espresso, un cappuccino e un signature drink, ovvero una bevanda analcolica al caffè di propria invenzione. I primi due classificati, Andrea Onelli, 24 anni di Torri in Sabina in provincia di Roma, e Alessio Vabres, palermitano di 23 anni, accederanno alla finale di gennaio. Giuseppe Musiu, 30 anni di Cagliari, e Federica Federico, 25enne romana, sono invece i primi due classificati della sezione “Latte art”, dove i partecipanti hanno dovuto presentare alla giuria due modelli di cappuccino artistico, uno realizzato in "free pour" ovvero decorato con il solo movimento della lattiera, e un altro con la tecnica dell’hatching, rifinendo il disegno con il supporto di strumenti. Entrambi passano alla finale di gennaio. Il continente africano è stato il protagonista della giornata di ieri grazie a “Io bevo caffè di qualità – Africa Special Edition”. Le quattro migliori monorigini locali (Etiopia Yirgacheffe, Kenya e Tanzania AA Tanga e il decaffeinato Etiopia Limu), preparate al momento con i metodi espresso, filtro e aeropress. Ogni giorno, inoltre, è stato possibile assaporare granite e gelati a base di caffè della Gelateria Yoghi di Palermo, cocktail a base delle monorigini africane creati dal barman professionista Davide Spinelli e birre artigianali siciliane delle due aziende siciliane “Epica” e “24 Baroni”, supportate e proposte da 't Kuaska Institute e BeerProject srl, che hanno offerto una bevanda preparata con il metodo cold brew, usando la birra per esaltare il profilo aromatico del caffè. “Un’iniziativa unica a Palermo – commenta Francesco Lipari, patron di Histo Caffè, la torrefazione palermitana che ha organizzato l’evento in collaborazione con Andrej Godina e Francesco Sanapo di “Io bevo caffè di qualità” – abbiamo gettato i semi per la nascita in città di una community di amanti del buon caffè che possano sviluppare la cultura di questa bevanda e condividerne le esperienze sensoriali. L’ottima risposta in termini di pubblico ci fa capire che Palermo è pronta ad approcciarsi al caffè in modo più attento e consapevole, un modo che vada oltre il consumo veloce e disattento che si spesso si fa. Perché quella del caffè è una vera e propria cultura, fatta di attenzione per la qualità che parte dalle piantagioni e arriva fino alla tazzina”. Per promuovere un consumo consapevole del caffè e diffonderne la conoscenza, Histo Caffè organizzerà nei prossimi mesi un viaggio nelle piantagioni dell’America Latina a cui potranno partecipare sia addetti del settore che semplici amanti del caffè. 

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