Si è conclusa con un inseguimento rocambolesco la fuga di due rapinatori che avevano preso in ostaggio dei dipendenti di una ditta di trasporto di tabacchi. Nella giornata di ieri le gazzelle del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale dei Palermo, sono state impegnate in una serie di servizi di prevenzione e di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei reati contro il patrimonio, in particolare delle rapine in danno di furgoni per il trasporto di Tabacchi Lavorati Esteri. I militari sono intervenuti in corso Tukory dove un Carabiniere libero dal servizio era stato testimone di una rapina ad un furgone dei monopoli che trasportava tabacchi per un valore di oltre 160 mila euro. "Il militare – spiegano dal comando – aveva colto sin dai primi istanti dell’assalto al furgone carico di sigarette, chiari elementi che facevano presagire che si stesse consumando un reato tanto da indurlo ad avvisare immediatamente la Centrale Operativa, che faceva scattare immediatamente il piano antirapina, disponendo in punti strategici del territorio le gazzelle del Nucleo Radiomobile". A tradire il piano accurato dei rapinatori, che già dopo essersi impossessati del furgone, avevano studiato sin nei minimi particolari il piano di fuga e la mimetizzazione con l’impiego di un altro mezzo di trasporto “pulito”, è stata la tempestività dell’intervento di un equipaggio che ha subito intercettato in una via del Villaggio Santa Rosalia i malviventi che avevano peraltro preso in ostaggio due malcapitati dipendenti della ditta che si occupa della logistica per il trasporto dei tabacchi in città. Per i Carabinieri intervenuti, l’apprensione maggiore è stata sin da subito quella di garantire la sicurezza dei due dipendenti, che erano stati costretti ad obbedire agli ordini di uno dei rapinatori che li minacciava di sparargli se questi non avessero eseguito alla lettera le sue indicazioni. La fuga dei rapinatori si è conclusa nei pressi di un mercato rionale del Villaggio Santa Rosalia, dove i Carabinieri sono riusciti a bloccare sia il rapinatore che aveva preso in ostaggio i due dipendenti della ditta a bordo del proprio furgone, sia il complice che era invece rimasto alla guida del furgone “pulito” che sarebbe stato poi utilizzato per mimetizzare il trasporto della refurtiva indisturbati. Sono così finiti in manette gli incensurati palermitani Gaetano Troja classe 1974 e Giuseppe Paternostro classe 1985, che su disposizione dell’Autorità Giudiziaria hanno trascorso la notte nelle camere di sicurezza della caserma “Tukory” in attesa del giudizio direttissimo. Sono in corso ulteriori accertamenti dei Carabinieri per individuare ulteriori complici.