La Polizia Municipale nell’ambito dei controlli del territorio e della tutela dell’ambiente, ha eseguito tre sequestri di immobili, due per abusi edilizi rispettivamente, in salita Mezzagno (nella foto), a Falsomiele ed in via Nicoletti a Partanna Mondello, ed uno per violazione dei sigilli, in via Case Santa Domenica, a Mezzomonreale. Quattro persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria, per avere costruito senza concessione edilizia ed il nulla osta del Genio Civile. A Falsomiele, gli agenti del nucleo di polizia urbanistico edilizia, in un lotto di terreno di circa 150 metri quadrati , ubicato in salita Mezzagno, hanno riscontrato allo stato grezzo un corpo di fabbrica ad una elevazione fuori terra di circa 45 metri quadrati , in cemento armato e muratura con copertura in materiale coibentato. L’immobile all’interno risultava privo di infissi, con la pavimentazione da completare e gli impianti tecnici definiti. I due comproprietari poiché non esibivano concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile, venivano denunciati all’autorità giudiziaria per abusivismo edilizio. Identico provvedimento è stato eseguito a Partanna Mondello nei confronti del proprietario di un immobile sito in via Rosario Nicoletti, dove erano in corso lavori di ristrutturazione edilizia con un ampliamento abusivo della superficie utile. Dalle verifiche è emerso che, nel vecchio corpo esistente di circa 50 metri quadrati, è stato effettuato il rifacimento totale della copertura, costituita da travi in legno portante annegate a cordolo perimetrale in cemento armato. Inoltre è stato realizzato un ampliamento di circa 20 metri quadrati del corpo principale, mediante la demolizione di muratura di tompagno e la realizzazione di un nuovo manufatto in muratura con copertura in legno. Quanto verificato si presentava ancora allo stato grezzo. A Mezzomonreale invece, in via Case Santa Domenica, il sequestro è stato eseguito per violazione dei sigilli. Nel mese di luglio scorso è stata sequestrata un’ area di circa 1.100 metri quadrati, dove all’interno era stato realizzato un basamento di fondazione in cemento armato di circa 100 metri quadrati, allestito per l’ancoraggio di 13 pilastri. Nonostante il provvedimento adottato, da un ulteriore sopralluogo è stata accertata la violazione dei sigilli apposti e la prosecuzione delle opere, consistenti nella parziale tompagnatura con blocchetti in pomice cemento. Infine a seguito della notifica della convalida di sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, è stata accertata una ulteriore violazione perpetrata con la definizione dei 13 pilastri del basamento, nella tompagnatura di tre lati dell’immobile e nella predisposizione di carpenteria,travetti e pignatte, per la realizzazione del solaio di copertura. La proprietaria, sfornita di concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile, è stata denunciata alla autorità giudiziaria.