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È monrealese il "Re" dei vanghetti da tartufo

Fa sorridere il suo accento leggermente vicentino. Fa sorridere perché Giorgio Liga è monrealese purosangue. Anche se Monreale l’ha lasciata dieci anni fa. Oggi torna solo per le ferie. Perché a Vicenza, Giorgio ha fatto fortuna. È diventato, infatti, il “re” dei vanghetti da tartufo, gli strumenti fondamentali per i cacciatori di tartufo. La storia di Giorgio è molto simile a quella di decine di altri suoi coetanei. Qui lavoro non ce n’è. E quello che c’è viene retribuito poco. Così, riempie uno zaino e parte. Destinazione Nord Italia. “Avevo in tasca solo 80 euro – racconta Giorgio -. Grazie ad un aggancio sono riuscito a trovare lavoro all’interno di una ditta che costruisce ed installa ascensori”. Giorgio lavora con questa ditta per 4 anni. Poi la crisi costringe l’azienda a mettere Giorgio in mobilità. “Mi sono dovuto rimboccare le maniche e cercarmi un altro lavoro”. Trova un posto all’interno di un supermercato. Non sa ancora che il destino gli sta mettendo davanti la svolta della sua vita. Che si materializza sotto forma di un signore. “Ero alla cassa ed arriva un tizio – racconta Giorgio –. Mi chiede se sono siciliano e se mi piace cacciare”. Giorgio fin da piccolo ha avuto la passione per la caccia. Comincia così una lunga chiacchierata con questo signore. E Giorgio scopre che quel signore è anche un tartufaio. “A quel punto ho chiesto di andare con lui – dice Giorgio -, ma ho dovuto insistere parecchio, perché i tartufai hanno i loro posti segreti che non rivelano a nessuno. Lui, così, mi ha portato in un posto conosciuto da molti per farmi vedere come si “cacciano” i tartufi”. La passione per questo preziosissimo fungo spinge Giorgio a realizzare da sé i vanghetti, gli strumenti necessari a dissotterrare i tartufi una volta che sono stati individuati dai cani. “Li ho fatti proprio bene – dice con un pizzico di orgoglio Giorgio -, utilizzando il miglior materiale possibile e saldando il tutto con una precisione assoluta”. Della bellezza dei suoi vanghetti, se ne accorgono anche gli altri tartufai. “Me li hanno cominciati a chiedere – dice Giorgio – ed io ho iniziato a produrli e venderli”. E così sono nati “I vanghetti del Liga”, oggi i più richiesti nel mondo dei tartufai. Giorgio li fa con una precisione assoluta, utilizzando i migliori materiali possibili e seguendo, non solo i dettami previsti dalla legge, ma anche le varie richieste dei clienti. “Ognuno ha la sua preferenza – dice Giorgio -, sulla lunghezza del manico, la forma della punta, lucido o opaco. Diciamo che i tartufai ne possiedono più di uno a testa”. La fama dei vanghetti del Liga ha raggiunto in fretta l’azienda Urbani, azienda italiana che ha sede a Perugia, leader mondiale indiscussa nel mondo dei tartufi. “Essere contattato da loro per i miei vanghetti – racconta Giorgio con un pizzico di emozione – è stato un vero onore. Il giorno della mia visita all’azienda non lo dimenticherò mai”. Tra i lavori che ha realizzato, ci sono i vanghetti destinati all'allevamento Lagotto Romagnolo Il Granaio dei Malatesta, leader nel mondo nel campo dell'allevamento dei cani da tartufi. Ma Giorgio vanta anche altri record: è stato il primo produttore di vanghetti italiano ad essere “esposto” al museo del tartufo di Norcia; la presenza ai festival americani del settore “Napa Truffle” ed “Oregon truffle”. Ed ora anche l’accordo quasi raggiunto con l'Italtouch Dubai di Massimo Vidoni per la vendita negli emirati arabi. “Sono davvero contento – dice -, ma i sacrifici che ho fatto sono stati tanti. E non ho certo intenzione di fermarmi qui. Se mi manca Monreale? Ormai vengo solo in vacanza. Mi sono abituato a Vicenza. Mi manca, invece, tanto la mia famiglia. Ma quando posso prendo un aereo e torno giù”. (LE FOTO SONO STATE REALIZZATE DA VINCENZO GANCI)

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