Parte l'11 aprile alle 15, presso la palestra dell'istituto Antonio Veneziano di Monreale, il corso di difesa personale organizzato dall'Associazione Nazionale Polizia di Stato. Imparare a difendersi con qualsiasi cosa uno abbia a disposizione, come una penna, una chiave. Imparare la difesa verbale, ma soprattutto imparare a prevenire le aggressioni e le situazioni a rischio. Lo stage di autodifesa personale, riservato principalmente a donne e i bambini, ma aperto anche a ragazzi e uomini, si tratta di un corso gratuito di autodifesa e antiviolenza della durata di 8 ore, a cui parteciperanno circa 60 tra studenti, docenti e mamme dell'Istituto Veneziano. "Insegneremo – dicono dall'associazione – come difendersi da aggressioni di vario genere, il primo intervento e' ovviamente dedicato alla prevenzione per evitare di trovarsi in condizioni di pericolo e imparare a riconoscerle, si prevede poi l'insegnamento di tecniche semplici ed efficaci, ma anche l'apprendimento di componenti psicologiche fondamentali per la gestione delle proprie emozioni in condizioni di stress". Saranno due gli istruttori dell'Anps: il Sovrintendente della Polizia di Stato Attilio Guastella, Maestro di Taekewondo e l'agente Salvatore Ferrante, maestro di Aikido. "Ai ragazzi – continuano i poliziotti – trasmetteremo il senso del rispetto verso il prossimo e, allo stesso tempo, li metteremo in condizioni di difendersi in caso di pericolo o di aggressione, gli alunni conoscendo i rudimenti dell'autodifesa aumentano la sicurezza di se' diminuendo di conseguenza la propria sensazione di vulnerabilità". Nonostante i quotidiani fatti di cronaca, il bullismo rimane ancora un fenomeno sconosciuto a molte famiglie. Cio' che la maggior parte dei genitori ignora sul bullismo non e' tanto l'esistenza del problema sociale in sé, quanto il fatto che il disagio potrebbe riguardare da vicino i loro figli. "Il nostro intento – concludono dall'associazione – è di trasmettere valori quali il rispetto, il coraggio e l'umiltà, insegneremo come aumentare l'autostima, a sviluppare le loro caratteristiche positive e le loro abilità. Cerchiamo inoltre di stimolarli al fine di stabilire relazioni con i coetani e di non isolarsi".