Ad accogliere il sindaco Piero Capizzi, gli assessori (ci sono Ignazio Zuccaro, Nicola Taibi, Giuseppe Cangemi e Pippo Lo Coco) ed una buona parte dei consiglieri comunali, è Don Nicola Gaglio. Che non fa spalancare la Porta del Paradiso, ma accoglie l’amministrazione comunale come un vero e proprio gruppo di turisti. Un po’ in ritardo sulla tabella di marcia prevista, Don Nicola spiega passo dopo passo la storia del Duomo e del complesso monumentale, che, precisa, “sarebbe meglio chiamare complesso abbaziale”. Don Nicola ha spiegato il record che ha detenuto il Duomo, per molto tempo, con la porta in bronzo più grande mai costruita sin dal Medioevo e la sua importanza, visto che reca iscrizioni in quello che può essere definito il primo italiano. Poi ha mostrato gli oltre 6.400 metri quadrati di mosaici. Il tour è proseguito con la visita alle tombe (famosa quella di San Luigi che custodisce le viscere ed il cuore del Santo. Infine, prima di salire sull’Altare, la spiegazione dell’icona della Madonna dell’Odigitria, tornata al Duomo dopo 203 anni ed, forse, acquistata da Guglielmo che poi l’ha donata alla Cattedrale, la più antica e preziosa del mondo. Risalirebbe, addirittura al 1050 (c’è chi dice 1150). Don Nicola, prima di portare gli ospiti al Museo, ha chiesto al sindaco di cambiare nome a piazza Duomo: “L’ho chiesto al suo predecessore – dice Don Nicola – lo chiedo anche a lei: piazza Duomo deve tornare a chiamarsi come si chiamava fino al 1800, ossia piazza del Paradiso”. Capizzi ha detto che lo proporrà al consiglio comunale. Poi il Museo, con il Vescovo Michele Pennisi cicerone d’eccezione. Splendide le sale e meravigliosi i monumenti esposti. “Un patrimonio che dovrebbero conoscere tutti i monrealesi” ha detto don Nicola Gaglio. Ultima tappa, la sala dove sono esposti tutti i ritratti dei vescovi monrealesi, da Teobaldo (eletto nel 1176) fino a Salvatore Di Cristina, passando per Cataldo Naro. “Un’iniziativa che ho voluto fortemente e che è stata concordata con il vescovo che ringrazio per la sua disponibilità – ha detto Capizzi -. Molti di noi non avevamo mai messo piede all’interno del museo diocesano e non conoscevano la storia del nostro Duomo. Sono convinto che usciamo arricchiti da questa esperienza”. “Spero che tutta la popolazione monrealese abbia voglia di scoprire il nostro patrimonio artistico e culturale che tutti ci invidiano. In corso abbiamo un progetto con le scuole che si intitola “Fede ed arte” che permette agli studenti di visitare il Duomo ed il Museo e la Biblioteca Torres. Oltre l’archivio che custodisce documenti unici e preziosi. Grazie a questi documenti, un medico, Giovanni Filingeri, ha realizzato un volume dal titolo “Viabilità storica della diocesi di Monreale”, segno della bontà dei tesori che custodiamo. Mi aveva scritto il Papa emerito Benedetto XVI che vorrebbe tanto venire a visitare il Duomo. Ma non è possibile per motivi di sicurezza. In cambio mi ha inviato un suo libro con il suo autografo”. (LE FOTO DEL SERVIZIO SONO STATE REALIZZATE DA VINCENZO GANCI)