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Monreale, Palermo e Cefalù, c'è la sigla per l'inserimento nel patrimonio Unesco

Il Sindaco Leoluca Orlando, questa mattina, insieme ai Sindaci Filippo Di Matteo e Rosario Lapunzina, e al Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO Gianni Puglisi ha firmato il Protocollo d'Intesa per la candidatura del sito “Palermo Arabo – Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale” nell’elenco del Patrimonio mondiale (World Heritage) dell’Unesco. Tra i presenti, anche l’Assessore alla Cultura Francesco Giambrone e il Direttore della Fondazione Expo Sicilia, Aurelio Angelini. “È la conferma dell’impegno della città di Palermo, insieme a Monreale e Cefalù, – ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando – per l’ottenimento di un riconoscimento che riguarda siti e monumenti, ma, al tempo stesso, l’anima europea/nordafricana/mediorientale dei nostri territori. Un’opportunità e uno stimolo – ha concluso il Sindaco – per lo sviluppo culturale ed economico di Palermo e di una più vasta area della Sicilia”.  “Un progetto importante – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Francesco Giambrone – che riguarda la valorizzazione e la promozione turistica, e soprattutto culturale, di un percorso storico artistico all’interno della città, che mette a sistema alcune opere di grandissimo rilievo del nostro patrimonio. L’Amministrazione comunale è impegnata da più di un anno ormai, da quando si è insediata, su questo obiettivo e questo impegno  ha già portato al ripristino di condizioni di decoro urbano in alcuni dei siti coinvolti, all’interno di un progetto che impiega una task force appositamente costituita per la definizione del completo decoro di tutti i siti monumentali”.  Proprio la scorsa settimana l’Assessore Giambrone, in rappresentanza del Sindaco Leoluca Orlando, ha firmato, a Catania, un altro Protocollo di intesa tra i Comuni il cui territorio è inserito nella World Heritage List dell'Unesco, con l'obiettivo di coordinare azioni di valorizzazione e promozione dei centri siciliani riconosciuti patrimonio dell'Umanità.  “Contestualmente – ha continuato l’Assessore – l’Amministrazione sta anche lavorando al tema delle pedonalizzazioni,  in modo da rispondere in maniera concreta e puntuale alle esigenze, ai criteri e agli standard di qualità previsti dall’Unesco. Siamo convinti – ha concluso l'assessore Giambrone – che questo progetto porterà a risultati importanti per i cittadini, in termini di vivibilità urbana e di concreta conoscenza del patrimonio e farà da volano per l’indotto turistico e, quindi, anche per l’economia”.  Nell’itinerario elaborato dalle tre Amministrazioni, Palermo, Cefalù e Monreale, ci sono le rispettive cattedrali con i chiostri, alle quali si aggiungono, nel capoluogo, la Cappella Palatina, Palazzo Reale, la Zisa, la Cuba, il Ponte dell’Ammiraglio, le chiese di san Giovanni degli Eremiti, Santa Maria dell’Ammiraglio e San Cataldo.  Il Protocollo siglato oggi definisce un Piano di Gestione, che ha lo scopo di individuare le azioni e i principi ai quali le Istituzioni che vi aderiscono e le stesse Comunità devono attenersi. Deve mantenere nel tempo quei valori che consentiranno l’iscrizione del Sito nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco, rendendo compatibile la tutela e la conservazione del Sito con lo sviluppo durevole e sostenibile dei territori di riferimento. E in più, dovrà coinvolgere le forze sociali, culturali ed economiche  dei territori di riferimento, assicurando la partecipazione dei cittadini e  contribuire, infine, anche all’indirizzo delle scelte urbanistiche ed economiche degli enti e delle comunità, attraverso la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione delle risorse storiche, culturali e paesaggistiche.  Il Protocollo prevede anche l’istituzione di un Comitato di Pilotaggio, formato da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero dell’Interno, Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Assemblea Regionale Siciliana, Comune di Palermo, Comune di Cefalù, Comune di Monreale, Arcidiocesi di Palermo, Arcidiocesi di Monreale, Arcidiocesi di Cefalù, Eparchia di Piana degli Albanesi, Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, Fondazione Sicilia e Fondazione Federico II. Il Comitato approverà le linee di indirizzo, verificherà le attività e avrà il compito di realizzare gli obiettivi e le azioni previste dal Piano. Sarà presieduto a turno per un biennio da un Sindaco o da un suo delegato, scelto tra i Sindaci dei Comuni in cui ricade il sito. Si riunirà a Palermo, almeno due volte l’anno, nella sede della Fondazione Patrimonio Unesco della Sicilia, in viale Regina Margherita 38 e sarà il Presidente a richiederne la convocazione.  La Struttura operativa per lo svolgimento delle attività previste per l’attuazione del Piano di Gestione sarà individuata dalla Fondazione Patrimonio Unesco della Sicilia, che si avvarrà della collaborazione della Fondazione Federico II. Avrà il compito di eseguire il Piano di monitoraggio, coordinare le attività correlate alla candidatura, quelle connesse allo status di sito Unesco e gli interventi previsti nel Piano; dovrà convocare, altresì, su indicazione del Presidente, il Comitato e redigere il verbale delle riunioni. La Struttura potrà, infine, attivare collaborazioni tecnico scientifiche con Università, centri di ricerca o altre Istituzioni culturali.

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