Monreale, "mi hanno rubato la pianta". Invece l'ha presa il Comune

Simone Marchese

Cronaca

Monreale, "mi hanno rubato la pianta". Invece l'ha presa il Comune
Da 20 anni curava un ficus. Nei giorni scorsi è stato prelevato per essere installato in piazza Guglielmo. "Potevano chiedermelo"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Fu un progetto di abbellimento del Paese intrapreso dall'amministrazione comunale circa vent’anni fa. Il protocollo prevedeva l'istallazione di vari ornamenti urbani in tutto il centro abitato. Dalle campane in cemento per delimitare le zone pedonali a vari cestini in ferro per la raccolta dei piccoli rifiuti, dalle panchine a dei vasi che avrebbero ospitato piante ornamentali. Ma così non è andata: soprattutto per i pesanti e grossi vasi in cemento che, almeno in parte, non vennero adibiti al loro scopo principale e, lasciati vuoti ed incustoditi, rischiarono presto di tramutarsi in mini discariche. Alcuni abitanti che si trovarono davanti la propria abitazione queste installazioni, però, ebbero la felice idea di approfittarne rendendo il loro quartiere meno grigio e cominciarono a coltivare piante e piccoli alberi in questi vasi lasciati vuoti. Uno di questi era finito nei pressi della vecchia cava, in vicolo della Carrozza. Qui c’era, da 20 anni, uno di questi vasi che “custodiva” al suo interno un Ficus coltivato dagli stessi abitanti. Ma qualche giorno fa l’amara sorpresa per i residenti. La pianta non c’era più. È bastato fare un giro per ritrovarlo “all’ombra del Duomo”, posizionato come delimitazione della nuova isola pedonale in piazza Guglielmo. "Prima ancora di rendermi conto che mancava da davanti casa – racconta un abitante del luogo – ho avuto un’impressione familiare nel vedere la nostra pianta in piazza. Quello che dà maggior fastidio è l'intenzione, oltre al gesto. Avrebbero potuto dare un preavviso. Così rischia di diventare un gesto meschino". Abbiamo già raccontato due storie simili avvenute sempre a Monreale (leggi il primo articolo in questa pagina ed il secondo in quest’altra). Qui, però, i residenti che hanno curato la pianta non la rivogliono indietro, chiedono solo che l’alberello riceva le dovute cure com'è sempre successo prima della "deportazione". "Fosse stata vandalizzata me ne sarei fatto una ragione – replica il cittadino che preferisce tuttavia rimanere nell'anonimato -, ma vederla cosi sottrarre dall'amministrazione comunale mi ha fatto sentire come derubato". Il sindaco Piero Capizzi replica: “Capisco le proteste del cittadino e mi scuso per il gesto che può apparire meschino – dice il primo cittadino -. Ha ragione quando dice che avremmo dovuto avvisarlo e di questo me ne scuso personalmente. I vasi servivano per delimitare la piazza. Trovarli con delle piante è stata per noi una piacevole sorpresa, perché significa che i monrealesi hanno cura della loro città. Mi adopererò affinchè i giardinieri curino le piante in piazza, ma soprattutto farò in modo di restituire ai residenti della zona delle piante da curare e che possano abbellire il loro vicolo”.

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