Continua a far discutere, suo malgrado, un alberello che si trova in chiasso Sangiorgi, proprio alle spalle di piazza Matteotti (o Arancio). Era solamente il 30 settembre 2014 quando raccontavamo le cronache di questo alberello barbaramente capitozzato (leggilo in questa pagina). Quasi un anno fa si era evitata la rissa fra i residenti ed il giardiniere incaricato: “Un gesto inconcepibile hanno rovinato un albero che è qui da oltre 20 anni”, queste le parole di Umberto Bruno quasi un anno fa. Oggi si è giunti all’epilogo della vicenda ed il finale, oltre che tragico, è a dir poco sconcertante. Frutto di un'ignoranza ancora purtroppo presente. L’albero di viburnum, del quale in un'immagine inviata dai residenti si nota la splendida fioritura, insieme alla brugmansia datura, pianta dalle bellissime campanule rosa, è stato probabilmente avvelenato e difficilmente sopravvivrà al vile gesto. Oltre alle due piante citate, anche il resto della vegetazione presente nell’aiuola sta subendo al stessa fine. Durante il nostro sopralluogo, abbiamo notato che tantissime foglie sono cadute dall'albero senza essere ancora secche. Quelle rimaste sui rami stanno appassendo. Mentre le campanule della brugmansia sono subito cadute al suolo e la pianta sta visibilmente morendo. Sembra sia stato versato dell’acido, probabilmente uno di facile reperibilità presso ferramenta e supermercati, alla base degli arbusti, provocando oltre la morte degli stessi, l’inutilizzo del terreno che, in condizioni di avvelenamento, tende a perdere la sua fertilità per svariati decenni oltre a diventare potenzialmente tossico per i praticanti del luogo. “Eravamo stati avvistai che prima o poi lo avrebbero avvelenato – raccontano i residenti – ma non credevamo che si potesse arrivare a concepire una simile azione frutto di cattiveria ed ignoranza”. Il sindaco Piero Capizzi, ha fatto sapere che una volta bonificata l'aiuola sarà piantato un nuovo albero.