Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un gruppo di agenti della polizia municipale di Monreale. Questo testo è stato già inviato presso la Procura. “Questa struttura, che alcuni decenni addietro rappresentava il biglietto da visita dell’Amministrazione del Comune di Monreale,  è stata impropriamente ed inspiegabilmente privata da diversi anni (circa sette) della figura apicale del Comandante – Dirigente della Polizia Municipale, sostituita impropriamente ed illegittimamente dai dipendenti “Ganci Cusimano e Grippi” n.q. di “Vice Comandante”,. Tale anomalia, è stata sottoposta all’attenzione dell’Amministrazione Comunale da un gruppo  di operatori della P.M. – stanchi della condizione  di disorganizzazione e di caos in cui si trovavano allora e si trovano tutt’oggi costretti ad operare. Il Sindaco Di Matteo, con nota sindacale n. 1812 del 17.11.2010, riconosceva  “l’impellente necessità di assicurare la direzione strategica del Corpo medesimo, tenuto conto della peculiarità della figura professionale che deve possedere i requisiti per l’esercizio delle funzioni di P.S. e di Comando…” e, riteneva necessario “…assicurare l’ordinato svolgimento di funzioni e compiti primari ed indefettibili di ordine pubblico, che impongono il reclutamento di unità dirigenziale dotata non solo di capacità manageriali e gestionali, ma anche della idoneità e della conoscenza per esercitare il Comando della Polizia Municipale, nelle specifiche forme di legge, non surrogabili, se non per breve tempo, mediante l’utilizzo di altri apicali presenti nell’ente…” senonchè,  in aperto contrasto con tale manifestazione di volontà, incaricava a turno, i suddetti  operatori della P.M. (Commissari Capo) le funzioni di Vice Comandante (sostituendo con quest’ultima, la figura apicale del Comandante del Corpo), delegando agli stessi anche le innumerevoli funzioni e attribuzioni dirigenziali del Corpo di P.M., ipotizzandosi, in tale contraddizione con le finalità più volte espresse dall’Amministrazione Comunale, una palese violazione del CCNL e delle norme che regolano le relazioni sindacali, identificando e/o sovrapponendo la figura di “Vice Comandante” con quella di “Responsabile di Area”, atteso che quest’ultimo deve essere tassativamente un dirigente al quale il Sindaco affida tale incarico con propria determinazione motivata e per tutta la durata del mandato sindacale, rimanendo perentoriamente escluso da tali funzioni qualsiasi dipendente che non abbia direttamente e personalmente acquisito la qualifica “dirigenziale”. In tale contesto lavorativo si respira un’aria alquanto “pesante”; non una sensazione di pochi ma genericamente condivisa da tutti i lavoratori della P.M. e dagli utenti che a vario titolo hanno avuto modo di percepire e constatare direttamente attraverso l’innalzamento della conflittualità interna tra il personale, disfunzioni e disagi di carattere organizzativo e gestionale, carenza di precise direttive operative, ed ancora carenza di elementari principi di programmazione. Appare alquanto grave, che le suddette problematiche lamentate, che tendono a mettere a nudo un generale, e ormai da tempo represso, stato di disagio e malfunzionamento organizzativo palesemente notorio, dai vertici amministrativi e politici del Comune, vengono incomprensibilmente ritenute inutili e stucchevoli argomentazioni.  A fronte di tutto questo che certamente non è poco, il Sindaco in carica, circa un anno addietro, si è impegnato innanzi a Sua Eccellenza il Prefetto di Palermo per la risoluzione di tale annosa problematica, attraverso il reclutamento del “Comandante –Dirigente della P.M.”, Ebbene, tale impegno, tuttavia non è stato mantenuto, anzi,  il Sindaco, ha provveduto ad affidare nel contempo la Direzione strategica del Corpo, al Dirigente Risorse Umane, Dott.ssa  M. Rita Curcio.  Quest’ultima, nel mese di Marzo 2013, con solerzia, alludendo ad un ipotetico risparmio per l’ente!, adottava una  determinazione finalizzata ad una non chiara riorganizzazione interna della Polizia Municipale, consistente nella soppressione degli uffici  (cinque) e dei preposti alla  loro gestione. Le relative indennità di Coordinamento ammontavano  ad €. 5.000.00 complessivi). Invero nominava n. 3 responsabili delle “Unita Operative”  per un totale di  €. 7.500.00 complessivi. Le suddette responsabilità venivano  affidate ai tre dipendenti della P.M. con  la qualifica di Commissario capo (Cusimano – Ganci  – Grippi).  Alla luce del suddetto provvedimento, che ancora una volta tende a differenziare ruoli, funzioni e gerarchia tra gli “Specialisti di Vigilanza e Funzionari di P.M.), seppure gli stessi sono riconducibili ad un’unica categoria contrattuale (Cat. D), che non prevede al suo interno posizioni “giuridiche e gerarchiche” differenziate, si sono  registrati ulteriori degenerazioni, soprattutto per quanto attiene  a quei conflitti che avrebbero richiesto opportuni chiarimenti e chiarezza sul ruolo di ciascun operatore che opera nella struttura della P.M. Or, alla lice di quanto sopra, non v’è chi non veda in tale contesto lavorativo, di fondamentale importanza, il ripristino delle “regole”, per ridare un minimo di credibilità e autorità al Corpo di P.M. – anche e soprattutto per il perseguimento degli obiettivi dell’Amministrazione Comunale. Va stigmatizzato infine che, a fine anno, le citate responsabilità (Unita Operative) sono state revocate, cosi che, in atto, nel Corpo di P.M. –  risultano mancanti – sia i responsabili delle “Unità operative” – sia i “Responsabili D’Ufficio”.  Pertanto, l’organizzazione, programmazione, responsabilità e gestione del Corpo di P.M. di Monreale, ricade esclusivamente in capo al Vice Comandante Comm. Capo Mario Cusimano".