"L'Expo comincia oggi, da Palermo. La Sicilia ha un ruolo da protagonista nell'esposizione mondiale e si farà onore". Così il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina intervenuto ieri alla presentazione del cluster Bio Mediterraneo che debutterà l'1 maggio a Milano e che vedrà la nostra Regione come capofila di un gruppo di nazioni che si "affacciano" sul Mar Mediterraneo. "Sono davvero grato alla Regione Sicilia per lo splendido lavoro che sta facendo grazie a gente come Dario Cartabellotta che sforna idee in continuazione – ha detto Martina -. La Sicila si è assunta una grande responsabilità accettando di guidare il cluster Bio Mediterraneo. Questa operazione, darà all'Italia un grande contributo in termini di immagine. Ormai dobbiamo renderci conto che il Mediterraneo è cambiato. L'Expo è una possibilità, ma soprattutto abbiamo il dovere di assumerci questa responsabilità, a livello nazionale, di guidare e gestire questo contesto nel migliore dei modi. Dobbiamo essere all'altezza e ce la faremo". Poi Martina si è soffermato ancora sul Mediterraneo: "Torniamo dopo anni a proporre qualcosa che abbia come protagonista il nostro mare – dice il ministro -, perchè credo che da qui si possa tirare fuori l'inizio di un "filo conduttore" tra gli stati europei di cooperazione e collaborazione nel campo dell'agricoltura. Questa collaborazione fra gli stati membri dell'Europa è cruciale. E più passa il tempo, più ci si rende conto che l'Italia deve stare al centro di questo progetto. E la cooperazione agricola, talvolta può arrivare dove non arriva la diplomazia classica. Credo che faremo un grande Expo". All'incontro di ieri, che si è svolto al castello Utveggio, erano presenti Filippo Ciantia, responsabile dell'Expo Milano 2015, l'assessore regionale all'agricoltura Nino Caleca, Dario Cartabellotta, ideatore del cluster Bio Mediterraneo, Paolo De Castro relatore permanente per Expo, oltre ai delegati dei ministeri per l'agricoltura che oggi si riunivano per un meeting per stabilire le linee comuni di intervento in ambito agricoltura per la comunità europea. L'assessore Caleca ha ringraziato il ministro Martina "perché ci sta regalando due giorni bellissimi – ha detto – e soprattutto ci riempie di speranza. La Sicila è contenta e felice. Per noi, questa, è una nuova autonomia, un nuovo rapporto con Roma,perchè pensiamo che a partire dall'agricoltura si possa costruire una nuova Sicilia". "Il mondo è cambiato – ha detto De Castro -. L'agricoltura non pensa più a come conservare gli eccessi, ma come far fronte alla nuova richiesta incredibile di cibo. Il cluster Bio Mediterraneo è una sfida. Si chiede ai produttori di produrre di più inquinando meno. Sarà un'Expo diversa, senza muscoli, un po' come Shangai, ma lascerà in tutti un grande senso di responsabilità per tutti. La sfida sarà quella di gestire sl meglio la terra e di non sprecare acqua, perchè manca una politica del cibo. Ma sono sicuro che Expo sarà un successo". La fiera in fase di realizzazione ha già battuto i record della precedente mostra mondiale, co n 53 padiglioni (5 anni fa erano 42) ed una lunga via di quasi due chilometri che li contiene tutti. Sono attesi 20 milioni di visitatori, ma le stime sembrano essere state fatte al ribasso, visto che, fino ad oggi, sono già stati venduti 6 milioni di biglietti. "Il Mediterraneo è mille cose insieme – ha detto Cartabellotta, citando Braudel -. Expo farà girare il nome Sicilia nel mondo. Ne usciremo più forti". E di questo, purtroppo ancora non tutti se ne sono resi conto. (FOTO DI VINCENZO GANCI)