Di certo avrà attirato l’attenzione di turisti e cittadini, che si apprestano a vivere i momenti della festa più attesa dell’anno, una vera e propria esplosione di fiori e piante addobba piazzetta Matteotti, meglio conosciuta come Arancio, trasformando uno dei tanti luoghi storici del paese, vittime del degrado degli ultimi anni, in un salottino ricco di profumi e colori. E la messa in opera è merito di un semplice fioraio monrealese che ha chiesto semplicemente di esporre i suoi prodotti durante i giorni del Santissimo Crocifisso. Sarà stato il contesto storico oppure la voglia di rivedere splendere la città di Monreale come solo le vecchie fotografie ricordano, senza tralasciare la sporadica voglia ad abbandonare anche solo per un attimo l’alta tecnologia che ci accompagna quotidianamente e godere dei paesaggi che ci circondano. Soddisfatto del risultato anche il sindaco Piero Capizzi che oltre a concedere l’autorizzazione al commerciante ad esporre i propri prodotti, ha visitato personalmente piazzetta Arancio insieme al segretario generale. Si riscoprono così valori inestimabili perduti col tempo e purtroppo le cicatrici sono ancora ben visibili. Proprio piazzetta Arancio, su cui sorge una fra le più antiche fontane del paese, ha subito il parcheggio selvaggio di autoveicoli, anche di grosse dimensioni che ne hanno danneggiato seriamente la sua struttura, deturpandone l’aspetto, per non approfondire lo stato d’abbandono in cui ha versato durante gli ultimi anni, dove ad occuparsi della pulizia ordinaria spesso e volentieri sono stati protagonisti i commercianti della zona. Le foto ce le ha inviate un cittadino monrealese segnalandoci il degrado del luogo, riferito alla situazione disastrosa dei gradini. Noi c’eravamo già occupati della vicenda. Quindi l’iniziativa di un semplice commerciante, è riuscita a dare un nuovo volto anche ad un piccolo angolo del paese, questo gesto potrebbe anche essere d’esempio per tutti, ed ognuno nel suo piccolo donare quel fascino che merita Monreale, principalmente per i suoi abitanti grandi e piccini, ma di sicuro un biglietto da visita non indifferente per chi si trova così “per caso” a Monreale.