Monreale, ecco il conto consuntivo del Bilancio: meno soldi per il turismo

Redazione

Cronaca

Monreale, ecco il conto consuntivo del Bilancio: meno soldi per il turismo
Le spese più alte rimangono quelle per il personale e la tassa sui rifiuti

18 Gennaio 2016 - 00:00

È in bella mostra sul sito del Comune di Monreale il Conto Consuntivo del Bilancio per il 2014 e in fondo è la cartina tornasole della gestione amministrativa di questa nuova squadra di amministratori che vede Piero Capizzi come nocchiero. Abbiamo subito cercato di capire alcune cose: quali risorse gestisce questo comune, da dove arrivano (entrate) quanto investe e in cosa (spesa) e quanto costa l’intera macchina (personale e risorse) per commentare con voi le cifre. Il Bilancio di un comune normalmente viene distinto in Residui e Competenze (per ogni capitolo di spesa o entrata), cioè: distinguendo la parte riscossa da quella ancora da riscuotere. E fin qui è tutto facile. Ma la cosa interessante è sapere che questa entrata, per quanto riguarda le tassazioni dirette, grava sul cittadino monrealese per un importo di 1.196,69 euro pro capite considerando una popolazione al 2014 di 38.804 cittadini (ci stanno dentro anche i neonati) La tanto amata Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti grava sulle tasche dei monrealesi per quasi 18 milioni di euro! Le spese del Comune si dividono in “spese correnti”, necessarie per la gestione dei servizi, la manutenzione di immobili e infrastrutture e per il funzionamento dell’ente, e “spese in conto capitale”, destinate agli investimenti (costruzione di strade, scuole, infrastrutture, etc.) e in totale ha messo sulla bilancia 24 milioni Sempre in questa voce il nostro comune ha investito appena 21.000 euro per manifestazioni e incentivazione del turismo. Per quanto riguarda le spese di economato, non apprezziamo una riduzione più consistente, e a mio avviso l’uscita per riscaldamento/climatizzazione delle sedi e uffici comunali, come dei vari plessi pubblici rimane significativa e invariata poiché senza adeguati interventi di efficientamento energetico degli edifici non si può fare molto. La spesa concernente il personale rimane sempre altissima. Negli ultimi dieci anni ha sempre registrato una media del 40% circa sull’intero bilancio e vi alleghiamo un semplice grafico che ci dimostra che comunque è in calo percentuale. Probabilmente ciò è dovuto al sopravvenire del periodo di pensionamento di alcuni dipendenti e al rapporto tra entrate in aumento e spese per il personale stabili o leggero decremento in valore assoluto. Gli investimenti in generale subiscono un trend negativo e la parabola si conferma discendente. Molti trasferimenti grazie a fondi europei o regionali hanno supportato l’assistenza ad anziani e disabili, ma le scuole non sembrano nel cuore degli amministratori con voci scarne a causa di finanziamenti persi. Pertanto non abbiamo trovato spese per l’ammodernamento e la manutenzione o meglio per la riqualificazione energetica degli edifici scolastici con i famosi Pon. Che dire? Guardate anche voi e cercate di comprendere cosa sta accadendo. Far quadrare i numeri non è semplice e non vorrei essere il sindaco di turno. Rimane il fatto che c’è molto da lavorare e dirigere i capitoli di spesa verso la reale produttività non è cosa semplice. Se peraltro non ci si adopera con una politica orientata alla ricerca di fondi e “trasferimenti” di provenienza non statale che possano poi essere investiti verso concrete azioni con ricadute produttive per il territorio dubito che si possa arrivare a innescare fenomeni di attrattività e crescita. Noi tutti ci aspettiamo questo: una amministrazione all’attacco che dimostri di avere il desiderio di promuovere il territorio e che abbia a cuore il comfort dei cittadini.

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