Il Tribunale per il Riesame di Palermo ha accolto il ricorso proposto dal difensore di Rossana Lo Presti, titolare dell’Associazione New Star Dance, contro il sequestro preventivo della sala da ballo operato dalla Polizia Municipale di Monreale. La vicenda trae spunto dal sopralluogo effettuato dalla Polizia Municipale presso la sede dell’ex Mobilificio Mulè il 19 novembre scorso, durante il quale i verbalizzanti contestavano alla titolare della scuola di ballo il reato di invasione di edificio pubblico; in particolare del piano primo dell’immobile adducendo sia la cessazione di efficacia del titolo autorizzativo che aveva ad oggetto il salone sia l’occupazione illegittima di un’area adiacente allo stesso ma mai concessa in uso dal Comune di Monreale all’Associazione. Il sequestro, peraltro, si estendeva all’attrezzatura stereofonica ed altri suppellettili presenti. E la signora Lo Presti, pertanto, veniva denunciata a piede libero per il reato di invasione di edificio pubblico. Convalidato il sequestro preventivo d’urgenza effettuato dalla Polizia municipale sia dal Pubblico Ministero che dal GIP, la signora Lo Presti, ritenendo di non aver commesso mai alcun reato, anzi di aver bonificato un immobile prossimo al disfacimento e di essersi sempre attenuta al contenuto del comodato d’uso che aveva stipulato con il Comune, si rivolgeva ai suoi legali per tutelare i diritti propri e di tutta l’Associazione Sportiva. Sin da subito gli avvocati Mario Caputo e Nicola Nocera ritenevano illegittimo il provvedimento di sequestro preventivo ritenendo che ne mancassero le condizioni generali di applicabilità ed in particolare il "fumus commissi delicti" e su questa linea difensiva elaboravano un’istanza di Riesame al Tribunale delle Libertà, anche con l’ausilio della consulenza tecnica dell’ing. Annalisa Agrusa, dimostrando all’udienza del 18 dicembre, con argomenti tanto giuridici quanto architettonici, l’insussistenza dei presupposti del reato d’invasione contestato. In particolare, la difesa insisteva sulla legittimità dell’uso del bene assegnato in comodato gratuito dall’amministrazione Comunale la quale concedeva all’Associazione la detenzione dell’intero salone del piano primo dell’ex mobilificio Mulè senza distinzione o delimitazione alcuna come, invece, ritenuto dalla Polizia Municipale all’atto del sequestro. Aderendo alla tesi difensiva, il Tribunale per il Riesame accoglieva il ricorso e, pertanto, disponeva l’immediato dissequestro e la restituzione all’avente diritto di tutti i beni oggetto di misura cautelare reale. Grande il compiacimento della signora Lo Presti la quale, almeno per ora, vede positivamente risolta la vicenda giudiziaria della sua Associazione che potrà tornare a fruire del locale dissequestrato. Altrettanta soddisfazione viene espressa dagli avvocati per l’accoglimento totale della tesi difensiva da parte del Tribunale del Riesame. “Ancora una volta -sottolinea l’avv. Mario Caputo- si è proceduto ad un sequestro penale, e relativa denuncia, per il reato di occupazione e invasione di beni pubblici sistematicamente annullato dal Tribunale per il Riesame. Auspico per il futuro, da cittadino monrealese, nel pieno ed ossequioso rispetto dell’obbligatorietà dell’esercizio dell’azione penale e dei poteri degli Organi Inquirenti che certamente devono espletare tutte le indagini necessarie per reprimere il fenomeno dell’invasione di suolo o edifici pubblici, che gli stessi prestino maggiore attenzione prima di procedere a sequestri penali che, anche se successivamente revocati, intanto creano un fortissimo disagio ai destinatari i quali, peraltro, rimangono denunciati a piede libero. Ancora, e per altro verso, stupisce il conflitto di poteri che insorge tra Polizia Municipale e Amministrazione Comunale in quanto la prima avvia procedimenti penali e pone in essere misure cautelari d’urgenza aventi ad oggetto beni di proprietà del Comune legittimamente posseduti da privati su autorizzazione dello stesso Ente" “In un momento di grande disagio sociale, ancor prima che economico,- continua il legale- la momentanea paralisi dell’ attività della New Stars Dance, punto di riferimento per chiunque voglia imparare a danzare o comunque godersi uno spettacolo di ballo, ha costituito un grande disagio sia per la persona della signora Lo Presti che per l’immagine dell’Associazione stessa".