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Monreale, c'è la Mini-Imu. Aliquota tra le più alte d'Italia

Il 24 gennaio è dietro l’angolo. Ed entro questa data dovrà essere effettuato il pagamento della “mini-imu”. Monreale è tra i 2.300 comuni italiani che hanno stabilito un’aliquota superiore al 47 per mille e quindi uno di quelli dove sarà necessario versare questa tassa. L’amministrazione comunale ha stabilito un’aliquota per la mini-imu del 6 per mille (tra le più alte d’Italia, ndr). Ad essere interessati al pagamento della differenza sono tutti coloro che hanno usufruito dell'esenzione dal pagamento dell'Imu prevista dai due decreti dello scorso anno. Anche gli assegnatari della ex casa coniugale, gli appartenenti alle forze dell'ordine, i soci assegnatari di case in cooperativa, coloro che possiedono terreni agricoli e immobili rurali strumentali. Sono escluse, invece, le case assimilate dai comuni a prima casa in quanto non richiamate espressamente dal testo del decreto. Si tratta degli immobili dei residenti all'estero, delle case degli anziani in casa di cura, delle abitazioni date in comodato ai parenti in linea retta. Poichè l'esenzione in questo caso è frutto di un'autonoma scelta del Comune, non ci sono imposte da recuperare. La mini-imu, in pratica, è la differenza tra l'Imu dovuta con l'aliquota base dello 0,4% e quella che si sarebbe invece dovuta pagare con l'aliquota stabilita dal comune. Trattandosi di prima casa vanno tenute presenti anche le detrazioni in cifra fissa, 200 euro, e quelle di 50 euro per eventuali figli di età inferiore ai 26 anni. Il calcolo che dovrà essere effettuato singolarmente da ciascun proprietario in riferimento alla quota di immobile posseduto è il seguente:  determinare l’importo dell’Imu dovuta sulla base dell’aliquota di legge, ossia dello 0,4%, al netto delle detrazioni di 200 e 50 euro per figlio eventualmente spettanti per la prima casa; determinare l’importo dell’Imu dovuta sulla base dell’aliquota stabilita dal Comune, al netto delle detrazioni spettanti; sottrarre dalla somma calcolata al punto 2 l’importo determinato al punto 1; calcolare il 40% dell’importo ricavato al punto 3. Questa somma corrisponde alla cifra da versare. Non sono dovuti pagamenti per gli importi inferiori ai 12 euro, salvo diversa delibera del comune. Dopo aver effettuato i conteggi, quindi, occorrerà verificare se si è al di sotto della soglia minima e cosa eventualmente prevede il comune in materia. Il pagamento va fatto tramite modello F24, oppure con gli eventuali bollettini postali precompilati, se inviati dai comuni.  Noi abbiamo ipotizzato un conto. Per una rendita catastale di 500 euro, con un figlio a carico, la cifra da versare al Comune è di 67,20 euro.

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