Categories: Cronaca

Monreale, aggredito brutalmente in piazza, un giovane in ospedale in gravi condizioni

Un’aggressione in piena regola. Forse a causa dei fumi dell’alcol. Vittima, un giovane, laureando in ingegneria di 21 anni. Il giovane si trovava a Monreale per seguire la Festa. I fatti risalgono alla notte tra l’1 maggio ed il 2 maggio. Siamo in piena notte, sono circa le 3.30. In piazza Vittorio Emanuele, nei pressi di un noto bar, un giovane di origine tunisina, forse ubriaco, avrebbe prima spintonato e poi minacciato, senza alcun motivo apparente, un gruppo di ragazzi universitari monrealesi, tutti di età compresa tra i 19 ed 21 anni. All’improvviso, il presunto aggressore, si è scagliato con violenza sul giovane monrealese, colpendolo, mentre questo era di spalle, con un pugno in pieno viso. S.L.Q, queste le iniziali della vittima dell’aggressione, non ha potuto evitare il pugno che ha procurato la rottura dello zigomo con successivo collasso dell'osso dell'oculare inferiore, frattura del setto nasale e frattura dell'osso sopraorbitaro. Il ragazzo ha perso i sensi ed è stato trasportato velocemente al pronto soccorso del vicino ospedale Ingrassia e di seguito al pronto soccorso dell'ospedale Civico dove, dopo i svariati controlli e due Tac, hanno deciso di riservare la prognosi in attesa di un delicato intervento chirurgico a cui è stato sottoposto il giovane. I chirurghi hanno impiantato una placca di titanio nella speranza che le funzioni dell'occhio possano riprendere correttamente.  I familiari del giovane colpito al volto, hanno sporto denuncia alla stazione dei carabinieri. I militari hanno fatto sapere che il presunto aggressore è molto ben conosciuto e a suo carico ha una condanna con pena sospesa.  Il sindaco di Monreale, Piero Capizzi, appresa la notizia dell'accaduto, ha subito espresso la sua massima solidarietà nei confronti del ragazzo condannando in modo categorico l'aggressione e elogiando la decisione di denuncia alla magistratura. È anche andato a fare visita in ospedale per portare personalmente un segnale di solidarietà.

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