È morto ieri a Terni, città natale della moglie, stroncato da un male incurabile, Francesco Casisa, per gli amici Franco, nato a Monreale il 27 marzo 1943. Esordisce a 18 anni nel Palermo, allora guidato dall'argentino Oscar Montez. Era la stagione 1961/62. A fine anno viene ceduto in serie C a Marzotto Valdagno dove resta e si distingue in due consecutivi campionati, per poi passare, nel 1964 alla Salernitana dove colleziona solo tre presenze. Nel 1965/66 si trasferisce al Trapani dove gioca due splendide stagioni, senza mai una squalifica ed una assenza: 68 presenze su 68 partite, questo gli vale il passaggio al Bari in serie B per poi andare alla Ternana di Corrado Viciani, inventore del "gioco corto", dove resta sino al novembre del 1969, collezionando 39 presenze e segnando due reti, quando viene ceduto in serie A alla Lazio, rientrando nella trattativa che porta il collega Piero Cucchi in Umbria. Nella Lazio gioca 5 partite per poi passare alla Casertana dove resta un solo anno; passa poi alla Sangiovannese in Toscana e torna al Trapani nel 1975, dove gioca il suo ultimo campionato, prima d'intraprendere la carriera di allenatore. Ho conosciuto bene Franco, il fratello Paolo fu, per cinque anni, mio allenatore nella "mitica " Stella Maris di Mondello Valdesi e Franco, con l'altro fratello Pino e il maggiore Natale, frequentavano spesso il campo "Castellucci". Per anni Franco ha gestito una tabaccheria all'angolo tra la via Villareale e Piazza Sant'Oliva e quindi, essendo molto vicina all'abitazione dei miei genitori, ci vedevamo spesso. Uomo buono, mite e dai modi gentili. Mancherà il suo sorriso gioviale e la sua simpatia. Ciao caro Franco!