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Mezzojuso, il Mastro di Campo vola a Venezia per il carnevale 2015

È il più grande spettacolo di pantomima ancora oggi rappresentato in Sicilia, ispirato ad una vicenda storica del XV secolo. L’azione ha come protagonista uno strano personaggio che indossa una maschera rossa, un cappello e un mantello rosso su una camicia bianca con nastri multicolori; pantaloni rossi. Egli impersona, in forma parodistica, Bernardo Cabrera, conte di Modica che invaghitosi della regina Bianca di Navarra, cercò di sottrarla al castello di Solanto dove si era rifugiata. In ambito popolare, la mascherata del Mastro di Campo , detto anche “atto del castello” era particolarmente diffusa nell’area palermitana nel XVIII secolo, come testimoniano il marchese di Villabianca e Giuseppe Pitrè. Molto probabilmente dal centro urbano questa pantomima si diffuse anche in aree dell’entroterra, come dimostra appunto la tradizione del Mastro di Campo a Mezzojuso. Qui la mascherata ha assunto le caratteristiche di grande festa collettiva a spazio totale, che vede ogni anno la presenza di migliaia di turisti. Alla manifestazione, infatti, prendono parte oggi alcune centinaia di personaggi che assumono ruoli diversi. La stratificazione storica ha fatto sì che alla corte della regina difesa dai suoi servi e al gruppo d’assalto costituito dal Mastro di Campo accompagnato dal tamburo e dal pecoraio, si siano aggiunte maschere ottocentesche di differente estrazione, come i “maghi” che fanno l’azione dei trovatura, ossia di coloro i quali trovano il tesoro costituito dal “cantaro” ripieno di una gran quantità di maccheroni ben conditi con ragù; i “Foforii”, ossia briganti che irrompono in schiera catturando persone del pubblico; Garibaldi con i garibaldini, col ruolo di aiutare il Mastro di Campo alla conquista della regina , i geometri che misurano lo spazio d’attacco nella piazza fino al castello e che aiutano con un cannocchiale il Mastro di Campo a vedere da lontano la corte sistemata sul palco, raffigurante appunto il castello. La pantomima ha inizio il pomeriggio della domenica di carnevale (ore 14,30) con un movimento di maschere che confluiscono nella piazza principale in attesa dell’arrivo del re e della sua corte; mentre alcuni cavalieri in costume barocco irrompono a cavallo , lanciando confetti al pubblico. Dopo la sfilata regale e il posizionamento della corte sul palco, inizia la vera e propria bagarre con gli assalti del Mastro di Campo che, dopo aver lanciato la sfida al re, cerca di conquistare la regina. Durante le fasi terminali degli assalti il Mastro di Campo sale su una scala portatile, sostenuta dai suoi accompagnatori, in cima alla quale per ben due volte, ferito, cade all’indietro con un gesto molto plateale e applaudito. Al terzo assalto ha la meglio sul re, che viene catturato. Il tutto si conclude con il percorso trionfale del Mastro di Campo vincitore.  "La nostra cittadina non è solo Mastro di Campo ma conserva anche il patrimonio iconografico più ricco – dice il sindaco salvatore Giardina – proprio dopo Venezia". L'appuntamento è per domenica 15 febbraio dalle ore 14.30.

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