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Mafia, maxi confisca da 46 milioni di euro all'imprenditore Antonino Palmeri

La Guardia di Finanza di Palermo ha confiscato a Scopello di Castellammare del Golfo (TP) il complesso turistico Grotticelli, un bar – pasticceria e numerosi terreni, del valore complessivo di oltre 46 milioni di euro, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione.  La confisca, eseguita dal G.i.c.o del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo, conclude il procedimento per la misura di prevenzione patrimoniale iniziato dalla Procura della Repubblica di Palermo tra la fine del 2012 e gli inizi del 2013, nei confronti di un imprenditore di 66 anni, Antonino Palmeri, originario di Castellammare del Golfo (TP), condannato nel 2001 per associazione di stampo mafioso e danneggiamento aggravato dal metodo mafioso e già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza della durata di 3 anni e mezzo. Palmeri aveva trasferito la titolarità dei beni ai figli ma continuava di fatto a gestirli, effettuando anche investimenti per importi cospicui, che i giovani non avrebbero potuto eseguire a causa delle limitate disponibilità di reddito. Il complesso turistico ora confiscato, composto da 12 appartamenti a schiera, piscina, terrazze a dislivelli, parcheggi e spazi comuni per l’intrattenimento ed il bar sono oggi pienamente attivi, essendo stati affidati in gestione per valorizzare, nel rispetto della legalità, una risorsa del territorio e offrendo nuove possibilità di lavoro a giovani della zona. Parallelamente, è stato eseguito, sempre nei confronti di Palmeri, un sequestro di terreni del valore complessivo di 750 mila euro, terreni di Castellammare del Golfo adiacenti proprio al complesso turistico confiscato. "Le attività descritte – spiegano i militari – si inquadrano nell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata che ha visto la Guardia di Finanza di Palermo sequestrare, nel periodo gennaio 2014 – maggio 2015, 78 aziende, 392 immobili, 126 autoveicoli, nonché quote societarie, titoli e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 336 milioni di euro". "A circa 90 milioni di euro – concludono i finanzieri – ammonta il valore dei beni che, nello stesso periodo, sono stati confiscati, costituiti da 19 aziende, 114 immobili e 19 autoveicoli".

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