Agenti della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, sono intervenuti in via Paolo Emiliani Giudici a seguito di una segnalazione per rissa. I poliziotti giunti sul posto udivano delle urla provenienti dallo stabile segnalato e notavano un folto numero di persone all’interno dell’androne. Subito, gli agenti si adoperavano con non poca difficoltà a sedare gli animi e riportata la calma, raccoglievano le testimonianze dei presenti. Dai racconti, si evinceva che una famiglia di rumeni, occupante il pian terreno, era solita intrattenersi fino a tarda sera con schiamazzi molesti che provocavano le lamentele di tutti i condomini. Un uomo raccontava che il proprio fratello poco prima, stanco degli ennesimi schiamazzi notturni, si lamentava dal balcone con gli occupanti il pian terreno, invitandoli perentoriamente ad abbassare il tono della voce ricevendo un secco diniego. L’uomo, infastidito da tale atteggiamento decideva di scendere per parlare con i molestatori, ma giunto al pian terreno trovava i rumeni sull’uscio di casa ad attenderlo. Quasi immediatamente l’uomo veniva aggredito da due di loro che nel frattempo lo avevano fatto entrare all’interno del loro appartamento. Solo l’intervento del fratello, che sentendo le urla e temendo il peggio riusciva ad aprire la porta di casa dei rumeni, gli faceva guadagnare la fuga. Lo stesso racconto veniva fornito dai condomini che udendo le urla si erano assiepati nell’androne nel tentativo di dare manforte al malcapitato. I condomini raccontavano inoltre di aver già denunciato tali comportamenti molesti. I poliziotti, notavano delle tracce di sangue lungo le scale che conducevano ai piani superiori e poi vedevano comparire la vittima in evidente stato di shock, con ferite evidenti al volto ed alle braccia. Immediatamente venivano contattati i sanitari del 118 che trasportavano l’uomo presso l’Ospedale Civico di Palermo, con una prognosi di 10 giorni. La famiglia di rumeni, intanto presente sul posto, non negava l’accaduto, anche se tentava di fornire una versione completamente diversa da quella data dagli altri testimoni. I poliziotti dopo averli identificati in Adrian Ionut Pinta, 39 anni pregiudicato e Sibian Cozma, 28 anni, entrambi rumeni, li arrestavano per lesioni personali e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente li conducevano presso le camere di sicurezza in attesa di giudizio per direttissima, mentre la donna che si trovava con loro veniva denunciata in stato di libertà.
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