Si intitola “Speranze nate libere” il nuovo libro della giornalista monrealese Ina Modica, che parla dei beni confiscati alla mafia in Sicilia. La presentazione è avvenuta presso la Sala Gialla di Palazzo dei Normanni a Palermo. Un libro che si sofferma non tanto sulle criticità, ma soprattutto sulle positività che possono derivare da una confisca di beni, illustrando i progetti e le iniziative realizzate. Tra questi, quello dell’azienda di Suvignano a Monteroni D’Arbia, in provincia di Siena, confiscata ai costruttori Piazza di Palermo, resa produttiva non solo nel settore agricolo, ma anche in quello turistico; il feudo Verbumcaudo, sequestrato al boss Michele Greco, emblema di riscatto morale ed economico per tutto il territorio madonita; la cantina Centopassi, dove si producono vini d’eccellenza. Una sezione del libro, inoltre, è dedicata alla legalità nella scuola ed ai nuovi corsi di formazione per amministratori di beni confiscati. Alla presentazione hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, Dario Cartabellotta, assessore regionale e direttore dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati, il prefetto Giovanni Caruso ed il presidente del Consorzio Sviluppo e Legalità, Filippo Di Matteo. Questo non è il primo lavoro di Ina. La giornalista, infatti, aveva pubblicato un libro nel 2003 sul Consorzio Sviluppo e Legalità, sempre con l’obiettivo di fare conoscere il lavoro portato avanti dalle Istituzioni in sinergia con la Società civile, le associazioni, le scuole, i movimenti e le cooperative sociali relativo alla gestione e all’utilizzo dei beni requisiti alla mafia, con l’augurio che questo percorso tanto virtuoso porti al massimo coinvolgimento dei giovani del territorio.