Una clamorosa indiscrezione, non comunque ancora confermata dai diretti interessati, giunge dalla Francia, proprio nel giorno del via della ottantaduesima edizione della 24h di Le Mans. Sembra infatti che la Ferrari, così come ha annunciato l'autorevole quotidiano spagnolo "El Mundo Deportivo", la casa di Maranello, annuncerà oggi, poco prima che si abbassi la bandiera a scacchi, l'adesione alla categoria LMP1 e la conferma, sempre secondo il Quotidiano spagnolo, viene avvalorata dalle dichiarazioni dell'organizzatore della corsa più antica del mondo, Raymond Blancafort, il quale ha detto: “Sarà un annuncio molto importante”. Lo scorso anno, anche Stefano Domenicali, Direttore della gestione sportiva della Ferrari, parlando del motore V6 turbo, aveva dichiarato: “Questo tipo di motore ci permetterà di realizzare progetti molto interessanti”. E da lì il passo è breve ed il ritorno della Ferreri nel mondo dei "prototipi", quelli che negli anni '60/'70 donarono al patron Enzo ed agli sportivi di tutto il mondo, quelle "gioie terribili" e indimenticabili che oggi potrebbero riproporsi. La F.1 sembra vivere un momento di stanca, non regala più quella spettacolarità e quei momenti di trepidazione adrenalinica di un tempo e chi assiste alle gare americane di "Formula Indy" o alle gare di durata del Fia Wec, ne resta impressionato positivamente e ritrova quei valori e quegli interessi che un tempo, ormai molto lontano, fecero dell'automobilismo sportivo il punto di riferimento degli sportivi di tutto il mondo. Allora si viveva sul duello Ferrari – Ford prima e Ferrari – Porsche dopo, un duello che potrebbe riproporsi a partire dal 2015 e nel quale potrebbe inserirsi di diritto l'Audi. Questa rinascita d'interesse nei confronti delle gare di durata, potrebbe riproporre un "profilo" di pilota diverso, ma simile a quello della nostra gioventù, quando appunto, grandi piloti del calibro di Jo Bonnier, Jo Siffert, Pedro Rodriguez, Lorenzo Bandini, Francois Cevert, Peter Revson, John Surtees, Rolf Stommelen e tanti altri, si sfidavano in F.1 per poi proseguire la sfida sui prototipi che animavano allora l'ambitissimo, dalle Case automobilistiche e dagli stesi piloti, "Campionato Mondiale Marche". Tra questi "grandi" che calcarono le scene e le piste di allora, dalla nostra indimenticabile "Targa Florio", alla "24h di Le Mans", passando per la "12h di Sebring", la "1000km di Monza" e la pericolosissima quanto fascinosa gara che si svolgeva nella foresta tedesca del Nurburgring, c'era un siciliano, l'oggi 81enne Nino Vaccarella, nel mondo noto come "Preside Volante". Proprio ieri, 13 giugno 2014, il portale internet tematico motorcult.tv ideato da Marco Gentilini, gli ha dedicato, a 50anni esatti della splendida vittoria ottenuta al volante della Ferrari 275 P guidata in coppia con il francese Jean Guichet alla "24h di Le Mans" del 1964, uno special approfondito e toccante, nel quale l'ex pilota palermitano ricorda, si il suo amore per la "Targa Florio", ma descrive minuziosamente la gioia che gli dava gareggiare a "Le Mans", la pista veloce e irta di pericoli che gli regalò le sensazioni più belle della sua lunga e prestigiosa carriera sportiva. Era allora un altro mondo quello dell'automobilismo di Vaccarella, un modo dal quale lui è sopravissuto e nel quale ha assistito alla morte, spesso atroce, di amici e compagni di squadra, tre tra tutti, Lorenzo Bandini con il quale vinse, sempre alla guida di auto del Cavallino Rampante, la Targa Florio del 1965, Ignazio Giunti con il quale trionfò alla "12h ore di Sebring" unitamente a Mario Andretti e Ludovico "Lulù" Scarfiotti, con il quale vinse la "1000km del Nurburgring" del 1964. Non sarebbe quindi una cattiva idea, veder schierata, quanto meno in occasione della "24h di Le Mans" del 2015, una Ferrari pilotata da Fernando Alonso e Kimi Raikkonen o addirittura un Team, con piloti diversi da quelli impegnati in F.1, iscritta al Campionato LMP1: non ci resta che attendere l'annuncio ufficiale.