Una buona notizia giunge da Trapani e riguarda la cronoscalata automobilistica del Monte Erice, una delle "classiche", non solo Italiane, ma sicuramente Europee. È l'Automibile Club di Trapani, ad annunciare, attraverso uno scarno, ma quanto significativo "comunicato stampa" diffuso ieri a firma dell'Addetto Antonio Traina che, dopo il rinvio a data da destinarsi della sarda Iglesias – Sant'Angelo, sarà la gara trapanese ad aprire il "Campionato Italiano Velocità Montagna". Il fermento in tutto l'ambiente italiano e siciliano è alto e così, piloti e scuderie, si stanno preparando per scendere in massa in Sicilia, portando su Trapani un non indifferente effetto turistico di rilevante importanza. L'appuntamento è fissato, per la gara, il 27 aprile, ma già dal venerdì 25 saranno effettuate le verifiche tecnico/sportive ed al sabato avranno luogo le prove ufficiali. "Abbiamo assicurato il regolare svolgimento della gara a fronte di grandi sacrifici – afferma Giovanni Pellegrino, presidente dell'ACI di Trapani – perché la passione dei trapanesi per i motori è grandissima e merita il massimo rispetto da parte di tutti. Proprio per questi motivi, ancor oggi, siamo in contatto con alcuni imprenditori che vogliono sposare la gara, al fine di voler assicurare all'Aci da me presieduto, la continuità organizzativa. Dal nostro canto, continueremo, come sempre abbiamo fatto, a rivestire il nostro ruolo ed a fare la nostra parte". Ripercorriamo per sommi capi la gloriosa storia di questa gara. La "Monte Erice", nasce nel lontano 1954, era il 5 settembre, quando sul percorso allora lungo 16.554 mt. l'Alfa Romeo 1900 di Pasquale Tacci, tagliò per prima il traguardo. Il percorso ha subito diverse modifiche negli anni e così, 13.920 mt. nel 1956/57; 7.000 mt dal 1958 al 1962; dal 1963 al 1984, tranne l'intermezzo del 1981 con lunghezza di mt. 5.790 quando il percorso era di mt. 6.670, nel 1985 fu di mt. 5.890 e nel biennio 1986/87 di mt. 5.790. Dal 1988 venne introdotta la formula delle due manche e così i mt.5.890, furono ripetuti per due volte. La formula non subì variazioni sino al 2009. Oggi il percorso è di 5.730 mt e si divide sempre in due manche per un totale di mt. 11.460. La "Monte Erice" per vari motivi e non ultimo quello economico, ha visto, nel corso degli anni, diverse interruzioni che tante polemiche hanno destato, ma che tanto amore per la manifestazione hanno fatto crescere. Non sono state infatti effettuate le edizioni 1961, 1976 e 1977, 1980 e quella dello scorso 2013. Illustri i nomi che si sono distinti con le loro vittorie sull'affascinate Monte, dal quale si gode uno dei panorami più belli del Mondo: dal citato Pasquale Tacci che vinse al volante dell'Alfa Romeo 1900 in 11'30" netti ad Edoardo Lualdi che al volante della Ferrari vinse le edizioni 1956/57; dal Campano Mennato Boffa che al volante della sua Maserati vinse in 5'10"netti, all'emergente pilota palermitano, Nino Vaccarella, destinato ad una fulgida carriera che lo portò ad essere più volte vincitore, con Ferrari ed Alfa Romeo, del "Campionato Mondiale Marche", il quale, al volante della Maserati vinse le edizioni 1959/60 in 4'42"2 la prima e 4'45" la seconda. Vaccarella tornò ad Erice nel 1965 e questa volta al volante della splendida Ferrari 250 LM, appositamente inviata in Sicilia dalla Casa del "Cavallino rampante" e fu uno splendido 4'22"8. Seguirono le vittorie di illustri Piloti dell'epoca da "Noris" al compianto Ferdinando Latteri, recentemente scomparso, sino al Palermitano Eugenio Renna in arte "Amphicar" che vinse al volante dell'Abarth 2000 le edizioni 1970/71 che replicò, al volante della Chevron B/27, nel 1973 e 1975. Iniziò poi un epico periodo di battglie tra il "Prinicipe" catanese Enrico Grimaldi ed il marsalese Benny Rosolia, sfida che iniziò nel 1980 e si concluse, purtroppo per gli sportivi Italiani, nel 1991. Poi arrivò Mauro Nesti che vinse nel 1991 al volante della Osella PA/9, replicando nel 1993/94/95 al volante, in questi tre casi, della Lucchini BMW 3000. Nel frangente, ci furono le nuove vittorie dell'intramontabile Enrico Grimaldi che vinse nel 1990 al volante della Osella PA/9 e nel 1998 alla guida della Sighinolfi BMW. Siamo quindi ai nostri giorni, con le vittorie di Mirko Savoldi (Lucchini P1-98 BMW) nel 1999, Pasquale Irlando (Osella BMW PA/20S) nel 2000, nuovamente l'indomito Enrico Grimaldi (Osella bmw PA 20 S) nel 2001, Franco Cinelli (Osella BMW PA 20 S) nel 2002, Simone Faggioli (Osella PA 21 S Honda) nel 2005/06, Fulvio Giuliani (Lancia Delta) nel 2004, Christin Merli (Lola B29) nel 2008 e poi la tripletta della Osella FA/30 che con alla guida Simone Faggioli ha trionfato nel 2009/10/11. Non resta che augurare ogni bene all'Aci Trapani, allo staff esterno che lo sta coadiuvando ed agli Imprenditori del luogo che hanno deciso di sostenere la gara a dimostrazione che Automobilismo in Sicilia non è solo la comunque adorata "Targa Florio", la manifestazione trapanese che si annuncia sportivamente agguerrita con l'augurio che questa possa continuare a vivere ed a non vedere mai più interruzioni. (Nella foto, Simone il pilota Simone Faggioli)