Incubo a Castellammare: una intera famiglia in ostaggio per ore

Redazione

Cronaca

Incubo a Castellammare: una intera famiglia in ostaggio per ore
Sei malviventi hanno messo a segno una rapina facendo irruzione in una villa

18 Gennaio 2016 - 00:00

Minuti di terrore per una famiglia di Castellammare, presa in ostaggio all'interno della villa di proprietà da sei uomini che oltre a minacciare i componenti del nucleo familiare hanno li hanno anche derubati. L'abitazione, sita in contrada Mortilli, alla periferia del paese è stata presa d'assalto dai malviventi approfittando dell’uscita del proprietario, un insegnante, per buttare la spazzatura. La banda dei sei uomini probabilmente aspettava il momento migliore per entrare in azione ed è plausibile che si trovassero nel giardino della villa poiché il proprietario è stato afferrato alle spalle e costretto a rientrare in casa. Nell’abitazione c’erano la moglie dell’insegnante e i due figli, un ragazzo ed una ragazza minorenne. La famiglia è stata minacciata con mazze ed altri oggetti in metallo. Il fatto è accaduto intorno alle 21 di ieri sera. Un vero e proprio incubo per la famiglia zittita e legata con il nastro adesivo. Dopo ripetute minacce i malviventi hanno messo a soqquadro la casa e, trovata una piccola somma contante, oggetti in oro e vari monili ritenuti di pregio, hanno deciso di lasciare la villa. Durante il colpo i componenti della banda hanno parlato molto poco e non è chiaro se utilizzassero volutamente un accento camuffato. Dopo aver rovistato ogni angolo, la banda ha lasciato la casa: prima, però, tutti i componenti della famiglia sono stati legati alla scala con le cinture dell’insegnate. Quindi sono fuggiti portandosi via anche l’auto del proprietario della villetta. La Peugeot è già stata ritrovata dai Carabinieri della compagni di Alcamo che indagano sulla rapina in villa. L’auto era stata abbandonata dai malviventi in località Ponte Bagni. Nessuna delle vittime della rapina è stata malmenata ma minacciati si, e ripetutamente, con vari oggetti tra i quali pare ci fossero delle mazze. La famiglia, chiaramente ancora sotto choc è stata ascoltata dai carabinieri della compagni di Alcamo al comando del capitano Savino Capodivento, che mantengono il massimo riserbo perché al lavoro nel tentativo di individuare i criminali. Elemento utile per risalire alla banda è l’esame delle impronte digitali, rilevate nella villa dai militari dell’Arma.

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