Hanno atteso l’orario di chiusura, con l’intento di effettuare il colpo quando nelle casse è presente il maggior quantitativo di contante. Sono entrati in azione poco prima delle otto di sera. Le modalità sono molto simili a quelle che hanno caratterizzato un’altra rapina, messa a segno da parte di tre delinquenti, in un altro supermercato di Isola delle femmine e gli investigatori sospettano che possa esserci una correlazione tra i due episodi. Stavolta ad essere preso di mira è stato il punto vendita “Crai”, sulla ss 113. "I rapinatori – spiegano i militari – pistola in pugno e volti nascosti da sciarpe e passamontagna sono entrati e, minacciando i presenti, hanno iniziato a svuotare le casse del supermercato, muovendosi con estrema disinvoltura". Non avevano però messo in conto la reazione da parte dei dipendenti, che non si sono fatti intimidire e, dopo averne causato la fuga, si sono dati all’inseguimento dei malviventi. Non sono riusciti a raggiungerli, ma hanno potuto fornire ai carabinieri di Carini, giunti sul posto, informazioni fondamentali, come la direzione di fuga e il mezzo impiegato. Subito sono state diramate le ricerche a tutte le pattuglie della compagnia di Carini e, una volta visionate le telecamere di videosorveglianza, è stato messo in campo il maggior dispiegamento di forze possibile. I sospetti dei militari, dopo aver visto le immagini delle telecamere, sono caduti sin da subito su Isidoro Ramacca (cui si è risaliti grazie agli accertamenti sull’autovettura impiegata dalla banda) e su Giuseppe Chifari, (con il quale il Ramacca aveva già commesso una rapina nel 2010). I sospetti hanno trovato conferma, quando i carabinieri hanno accertato che i due non erano nelle rispettive case di Sferracavallo. In poche decine di minuti i due ricercati sono stati individuati mentre cercavano di darsi alla fuga, in direzione di Palermo, e arrestati. Decisivo anche il fatto che uno dei ladri, avesse perso le scarpe durante la fuga. Il terzo è invece riuscito a dileguarsi con la refurtiva. I due rapinatori bloccati si trovano adesso presso il carcere “Pagliarelli”, in attesa della convalida dell’arresto da parte del Gip.