Il consiglio approva il piano finanziario 2013 dell´Ato. Lo Biondo: “Alla faccia della trasparenza amministrativa”

Redazione

Cronaca

Il consiglio approva il piano finanziario 2013 dell´Ato. Lo Biondo: “Alla faccia della trasparenza amministrativa”
Un documento di sole 5 pagine per giustificare una spesa di quasi 6 milioni di euro

18 Gennaio 2016 - 00:00

Polemiche a Monreale sull’approvazione del piano finanziario 2013 dell’Ato avvenuto a meno di due mesi della fine dell’anno. Sulla vicenda è intervenuto Massimiliano Lo Biondo, consigliere del Pd: “Approvare il Piano Finanziario 2013 dell'ATO PA2 a meno di 2 mesi dalla fine dell'anno, a Monreale accade. Come succede che l'ATO PA2 si permette di presentare al Comune ed al Consiglio, un piano la cui relazione economico/gestionale è di sole 5 paginette. Una relazione che dovrebbe motivare una richiesta di soldi dei cittadini pari a 5,8 milioni di euro. Credo che tale modo di procedere sia fuori ogni grazia di logica e di buona e trasparente prassi amministrativa. È chiaro che a distanza di meno di 2 mesi dalla fine dell'anno l'ATO PA2 abbia dovuto, inevitabilmente, spendere larga parte dei 5,8 milioni di euro. Ed è altrettanto chiaro che il Comune abbia dovuto, inevitabilmente, versare all'ATO larga parte di quella somma. In tal senso, in Consiglio Comunale, ho chiesto, in più di un intervento, quanto di quei 5,8 milioni di euro è stato trasferito dal Comune e quanto è stato speso dall'ATO. Chiaramente nessuna risposta, sarebbe stato difficile giustificare qualunque spesa e trasferimento in assenza del Piano Finanziario, la cui approvazione spetta al Consiglio Comunale" Il piano finanziario è stato approvato con soli 11 voti a favore, contro 10. “Qualunque sia la ragione, certamente il procedimento complessivo non brilla per trasparenza e precisione amministrativo/burocratica – continua Lo Biondo -. Come non brilla nel senso degli adempimenti delle linee guida stabilite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Presidenza del Consiglio dei Ministri in tema specifico dei Piani finanziari. In questo senso penso anche a chi, in barba alla drammatica situazione economica del Comune e dell'ATO, ha espresso favorevolmente il proprio parere tecnico, facendo attenzione, ma non è la prima volta, a non entrare nelle motivazioni e nell'analisi degli stessi, che inevitabilmente si ripercuotono sui pareri. Per questa ragione, credo che sarà inevitabile, come già accaduto recentemente, il coinvolgimento degli organi superiori preposti”.

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