Dopo l’evento privato, gli scrittori monrealesi Salvino Caputo e Davide Parisi presentano ufficialmente il loro lavoro (primo a quattro mani, secondo per Caputo), “La notte dei pensieri”. In un’aula consiliare non strapiena (forse a causa del maltempo), Caputo e Parisi hanno dato vita ad un dibattito “frizzante” sulla politica locale e regionale, accompagnati da un Antonello Cracolici molto ispirato che, stasera, ne ha davvero per tutti: “Con la cultura non si mangia? Chi dice questa cosa a Monreale meriterebbe di essere messo al rogo. L’utopia è il sogno di chi è in grado di fare grandi cambiamenti nell’umanità. Molte volte ce l’hanno fatta. Oggi abbiamo bisogno di memoria. E questo libro racconta 9 secoli di letteratura. Noi siciliani abbiamo una storia complessa, ma questa storia è la nostra fortuna e ricchezza”. Poi Cracolici analizza il momento attuale del Governo regionale: “Il Crocetta Ter? Beh, direi che abbiamo perso due anni fino ad adesso. Ma ci tocca metterci in cammino e velocemente e far finta di organizzare un olimpiade, quindi cercare di realizzare tutte le cose belle che si creano in occasione di un simile evento in poco tempo. Ma la classe dirigente deve essere meno piagnona e deve avere più coraggio. Non sono renziano, lo sapete tutti, ma riconosco, al di là di tutto, in questa fase storica, al simbolo Renzi, non alla persona, quel coraggio che la politica italiana aveva smarrito”. Ad aprire il dibattito è stato lo stesso Salvino, visibilmente emozionato fin quasi alle lacrime, che ha ringraziato amici e parenti. Poi la parola al sindaco Piero Capizzi che ha “bacchettato” Caputo: “Tu ci tratti male, ma noi ti vogliamo bene – ha detto Capizzi -. Monreale è e sarà sempre aperta alla cultura ed alla promozione di eventi simili”. Al tavolo, insieme ai due autori, anche Maria Fasolo, responsabile regionale del Pd siciliano. All’evento alcuni consiglieri e l’assessore alla Cultura Giuseppe Cangemi. Il libro racconta, in forma di dialogo, nove secoli di letteratura italiana. Da San Francesco a Dante, passando per Manzoni, Svevo, Pirandello ed il maestro di Caputo, Leonardo Sciascia. Leggendo il libro, la letteratura italiana non sarà più la stessa. (NELLA FOTO DI VINCENZO GANCI – DA SINISTRA – Davide Parisi, il sindaco Piero Capizzi, On. Antonello Cracolici, Salvino Caputo)