Una lettera protocollata a luglio 2013. Con questo documento, l'associazione Una segnalava al sindaco la situazione "di degrado" in cui versavano i cani che si trovavano in casa di una signora in via Esterna Renda. Trenta cani, si legge nel documento, a cui la proprietaria non può badare e che necessitano di altri spazi per vivere. Sappiamo tutti com'è finita, con l'avvelenamento di 12 cani. Nela stessa lettera, l'Una spronava l'amministrazione ad interventi rapidi per "mettere in luoghi migliori" cento cani che si trovano, 50 in un'abitazione di un uomo in strada provinciale 89 ed altri 50 a Poggio San Francesco, in condizioni di stenti e quasi sempre senza cibo ed acqua. "Da oltre un quinquennio sono stati stanziati 80 mila euro dal Ministero della Salute e 25 mila euro dall'assessorato regionale alla Sanità per la realizzazione di una struttura per i cani – dice Giuseppe Lo Vecchio, presidente dell'Una -. Ma ormai ci abbiamo perso le speranze. Ecco perchè chiediamo la nomina di un commissario ad acta per raggiungere gli obiettivi attraverso la programmazione di un piano organico. Il metodo degli avvelenamenti e della "lupara bianca" continua ed è pure a costo zero. Ora chiediamo al signor Sindaco se intende finalmente affrontare la problematica in termini di legalità".