L’Assemblea Regionale Siciliana nella seduta pubblica convocata per domani sarà impegnata finalmente sulla discussione conclusiva del disegno di legge, di iniziativa governativa, che contiene fra l’altro la norma grazie alla quale sarà possibile garantire sino al 31 dicembre 2013 la prosecuzione dei contratti di lavoro, in scadenza a fine mese, dei precari degli enti locali isolani. Sull’atteso provvedimento hanno espresso parere favorevole le competenti commissioni parlamentari e sono già state individuate e stanziate nel bilancio regionale le risorse per assicurare la copertura finanziaria alle spese che ne derivano. “Ancora una volta, purtroppo, ci troviamo ad assistere all’ormai consueto rituale del legiferare in regime di “last minute” sulle questioni che riguardano il precariato, che sono indubbiamente di vasta rilevanza sociale – dichiara il segretario aziendale della Cisl-Funzione Pubblica, Nicola Giacopelli – e ciò da un lato costringe i lavoratori interessati a rimanere con il fiato sospeso sino all’ultimo momento, dall’altro crea ovviamente non poche difficoltà agli enti che li utilizzano. In ogni caso, dando per scontato che domani all’Ars la norma sulla proroga dei contratti a termine sarà approvata, questo intervento normativo va giudicato positivamente, considerando che almeno per tutto quest’anno i precari potranno contare sulla continuità occupazionale. Ritengo che, immediatamente dopo il voto del parlamento regionale, l’amministrazione comunale di Monreale vorrà e saprà attivarsi nel definire, con celerità ed accortezza, gli atti e gli adempimenti necessari per formalizzare la proroga al 31 dicembre dei contratti degli oltre 80 precari dell’ente, che, come in più occasioni lo stesso sindaco Di Matteo ha sottolineato e ribadito, svolgono ormai da tanti anni un ruolo essenziale nei vari uffici e servizi”. Va ricordato, infine, che per quanto riguarda i 9 soggetti impegnati al Comune di Monreale nello svolgimento di “Attività Socialmente Utili” (ASU) è già intervenuto il rinnovo dei loro contratti sino a fine anno, fermo restando il loro impiego per 20 ore settimanali.